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PERUGIA - Latte sottoposto a trattamenti illegali e marchi auricolari, nei bovini, appartenenti ad altri capi: sono alcune delle irregolarita' riscontrate dagli ispettori sanitari del Nas carabinieri dell'Umbria, al comando del luogotenente Orazio Pellegrini, nei primi sei mesi di quest'anno, nel corso di accertamenti svolti negli allevamenti bovini e suini. Diciassette titolari di aziende agricole e due veterinari Asl sono stati segnalati alle procure di Perugia ed Orvieto. In particolare, in insediamenti zootecnici di vacche da latte operanti nei comuni di Assisi, Valfabbrica, Foligno, Panicale, Spoleto, Norcia e Fabbro, i militari hanno rilevato che il latte vaccino di massa veniva sottoposto a un trattamento fisico non consentito, con sistemi filtranti e centrifuganti tali da variare la composizione naturale dell'alimento che veniva depauperato di sostanze nutrienti. Le attivita' hanno interessato otto aziende agricole nelle quali sono state trovate e sequestrate le apparecchiature utilizzate per questi trattamenti vietati. Alcune irregolarita' sono state poi rilevate in allevamenti di suini, a Bettona, come per esempio il ''rinstallo'' dei suini. I controlli hanno riguardato 16 aziende agricole i cui responsabili sono stati deferiti all'autorita' giudiziaria. Nella vicenda risultano coinvolti anche due veterinari dipendenti della Usl 2 di Perugia, i quali avrebbero omesso di segnalare alla procura i casi di non ottemperanza al divieto imposto dall'ordinanza sindacale n.46 del 20 settembre 2007, ed avrebbero attestato falsamente malattie infettive. Infine a Citta' di Castello sono stati svolti accertamenti in un allevamento di bovini, al termine dei quali sono stati deferitialla procura i tre soci contitolari per la false indicazioni riportate sui documenti di provenienza e destinazione degli animali e per la contraffazione dei marchi auricolari, risultati appartenere originariamente ad altri animali, utilizzati - ritengono gli investigatoti - al fine di eludere i controlli sanitari ed introdurre animali di dubbia provenienza o sottoposti a vincolo sanitario. Condividi