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di Alessandro Chiometti www.civiltalaica.splinder.com Ho avuto modo di venire a conoscenza della spesa sostenuta dalla Regione Sardegna per l'importantissima e imprescindibile visita papale di giorni uno (leggasi 1). Sapientemente occultata dai mass media, ma oramai grazie ad internet di dominio pubblico, tale spesa, come si evince dalle delibere della stessa regione, consta di 1.400.000 Euro (leggasi un milionequattrocentomila euro) assegnati senza battere ciglio e pronta cassa dalla regione governata dal centro"sinistra" al comitato "Il papa in sardegna" che ha organizzato il prodigioso evento. Il finanziamento è stato erogato in due tranche, la prima di un milione di euro (che già aveva scandalizzato qualche giornalista non allineato) e la seconda di quattrocentomila a fronte delle richieste dell'arcivescovo che aveva fatto notare come fossero insufficenti i fondi assegnati (ogni commento è puramente superfluo). Stendendo un velo pietoso sui contenuti del messaggio papale rivolto alla ricerca di nuovi politici cattolici; non indagando se con i suddetti finanziamenti regionali sia stato anche pagato il regalo fatto al Papa consistente in un calice di 1,5 Kg d'oro tempestato di gemme preziose (San Francesco? tiè!) già ribattezzato dai soliti cattivoni anticlericali "il sardo graal"; sottolineando il fatto che la spesa papale distribuita per ogni minuto di permanenza sull'isola è di 2333 euro/min (prendendo per buono il dato di permanenza di dieci ore in terra sarda); resta da chiedersi cosa ne penseranno i sardi che domani si vedranno negare dalla loro regione la riparazione delle strade o il rimborso delle spese mediche con la scusa che "non ci sono soldi disponibili". Francamente mi auguro vivamente che il santo padre non visiti mai la mia regione. Molto meglio un'invasione di cavallette che economicamente farebbero senz'altro meno danni. Condividi