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PERUGIA - La manifestazione “Storie di Ville e Giardini”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura e Turismo della Provincia di Perugia in collaborazione con la sezione Umbria dell’ADSI – Associazione Dimore Storiche Italiane, prosegue con il penultimo appuntamento di domenica 7 settembre il suo itinerario alla scoperta delle dimore storiche del territorio provinciale con la visita al Castello di Porchiano, borgo medievale in posizione panoramica su Todi e la Valle del Tevere. Gli edifici del complesso, in pietra, sono stati accuratamente restaurati e suddivisi in appartamenti di sobria eleganza che arricchiscono la suggestione del castello centrale, nucleo originario dal quale è accennato l’avvio dell’ampliamento a raggiera che sarà tipico dei centri umbri dello stesso periodo. La radice latina castellum designava fortificazioni di minore entità poste lungo i confini dell’Impero; nell’Umbria antica tali fortificazioni enfatizzano preesistenze non propriamente definibili come entità “urbane” locali, tanto da giustificare nelle Fonti Latine l’affermazione che codeste antiquissimae gentes vivessero per oppia: fu l’inserimento e ri-funzionalizzazione di questi centri nel sistema dell’Urbe a conferire loro il modello degli spazi funzionali della vita cittadina associata. Nel Medioevo il castello diventa la residenza privata del signore feudale, nonché il centro delle sue attività economiche e la base dei suoi soldati. Dal castello il signore amministrava la giustizia, emanava le leggi e riscuoteva le tasse, controllava militarmente il suo territorio e vi si rifugiava per proteggersi in caso di attacchi. Nella seconda metà del Medioevo la vita delle corti dei signori feudali si volse ad una maggior ricerca di agio e benessere e ad un’ostentazione dalla propria ricchezza e potere e i castelli incominciarono ad assumere la tipica struttura a cui si pensa normalmente, come nel caso di Porchiano in cui si sposano mirabilmente la funzione strategica in sinergico equilibrio con la vicina Todi, da sempre individuata in lingua etrusca come tular o confine tra le terre degli Umbri e quelle degli Etruschi e la non lontana potentissima Volsinii, in direzione della quale lungo l’attuale Lago di Corbara la valle era posta sotto il controllo di altri centri fortificati. Per gli intrattenimenti musicali a cura del Conservatorio di Musica di Perugia che arricchiscono come di consueto la manifestazione, domenica sarà l’Ensemble di Sassofoni diretto dal Maestro Roberto Todini a colorare di note il giardino del Castello di Porchiano, con un repertorio che spazia dai classici Bach, Rossini, Mozart fino alla musica originale per quartetto, per arrivare ai tanghi di Piazzolla, alle trascrizioni di Gershwin ed alle composizioni di autori contemporanei, tra cui il brano Preludio e Fuga di Antonio Rossi, straordinariamente composto per l’occasione. Condividi