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PERUGIA - Nei prossimi due anni alla Perugina ci saranno 70 nuovi posti fissi, mentre 40 part-time passeranno a full-time, con la maggior parte dei passaggi gia' dal prossimo primo ottobre, aprendo nuove opportunita' occupazionali nella fabbrica di San Sisto. Lo ha reso noto la Cgil dell'Umbria. Si e' infatti conclusa con un accordo sui piani di sviluppo e sugli investimenti per il prossimo triennio una lunga trattativa tra sindacati e azienda. Sono stati individuati - e' detto in un comunicato della Cgil - i relativi fabbisogni occupazionali, che porteranno alle nuove assunzioni. Il sindacato ritiene che le condizioni generali dello stabilimento siano senza dubbio migliorate. Pur permanendo difficolta' strategiche legate ad alcune produzioni (biscotti e caramelle), il settore del cioccolato e in particolare i prodotti per l'export e quelli per la confiserie, vedranno nei prossimi due anni un incremento di volumi che sara' supportato da una nuova strategia commerciale, tutta orientata al rilancio delle specificita' Perugina. Strategia che sara' a sua volta accompagnata - e' detto ancora nella nota - da investimenti per oltre sei milioni di euro nello stabilimento di San Sisto nel corso del 2009. Alla trattativa hanno partecipato Flai, Fai, Uila regionali e Rsu Perugina e, per la parte aziendale, Gianluigi Toia, responsabile relazioni esterne Nestle' Italia, Alessio Miliani, direttore di stabilimento a San Sisto,e Mirco Pisano responsabile risorse umane Perugina. La verifica occupazionale ha quindi portato da subito a 30 passaggi da part-time a full-time e a 50 passaggi da stagionale a part-time con contratto a tempo indeterminato. Inoltre, entro il 2009, ci saranno altri 20 passaggi da stagionale a part-time e altri 10 da part-time a full-time, con l'assunzione di tre manutentori e due impiegati (per un totale di 115 unita' lavorative interessate). ''E' chiaro - hanno commentato i rappresentanti della Rsu Perugina al termine dell'incontro - che in un quadro di economia mondiale di grande sofferenza, in un sistema economico nazionale a crescita zero e in un contesto regionale in cui il ricorso alla cassa integrazione aumenta in maniera preoccupante, questo accordo, nel suo piccolo, va in controtendenza. Riteniamo che cio' non sia frutto del caso, ma sia la conseguenza delle scelte che il sindacato ha saputo prendere faticosamente negli ultimi anni''. Di fatto ''importante e positivo'' parla anche il segretario generale Cgil Umbria Manlio Mariotti. ''Questa intesa - afferma - e' la dimostrazione in primo luogo del coraggio e della determinazione con il quale il sindacato e in particolare la Cgil continua a portare avanti una strategia di contrasto alla precarieta' del lavoro. In secondo luogo che la coerenza della nostra azione sindacale e' efficace anche di fronte alle scelte di questo Governo, orientate da politiche di deregolamentazione del lavoro e di abbassamento di tutele e diritti dei lavoratori. In terzo luogo che un sistema di corrette relazioni industriali puo' essere un elemento che concorre a sostenere piani di sviluppo e di nuovi investimenti nella nostra regione da parte di imprese anche multinazionali. Da ultimo - conclude Mariotti - questo accordo testimonia che all'interno di Nestle' Perugina, l'azione e le iniziative del sindacato di categoria e della Rsu aziendale hanno prodotto un grande sforzo negoziale e contrattuale, capace di tenere insieme le ragioni della difesa degli interessi dei lavoratori con le prospettive di consolidamento occupazionale e di sviluppo''. Il prossimo primo ottobre, inoltre, verra' inaugurato il nuovo asilo Perugina, definito il nido aziendale piu' grande d'Italia con i suoi 75 posti aperti non solo ai dipendenti della fabbrica di San Sisto, ma all'intera cittadinanza. Condividi