Splendidissima – Gigi Proietti mattatore fa il pieno a Villa Fidelia

SPELLO - E’ stata una serata da tutto esaurito quella di ieri sera all’arena di Villa Fidelia di Spello dove un ottimo Gigi Proietti ha chiuso la sua stagione regalando al pubblico umbro uno show d’altri tempi. Una chiusura in grande stile che ha coinciso anche con la fine del ciclo di incontri di “Splendidissima”. Nell’elegante scenario spellano Proietti ha presentato uno spettacolo ormai collaudatissimo, “Buonasera”, che nell’arco di 70 repliche tra il “Brancaccio” e il Gran Teatro ha richiamato oltre 170.000 presenze. Ma sul palco il mattatore non era solo, bensì accompagnato da 10 musicisti, 10 fra ballerini e ballerine, 5 attori mentre per il suo allestimento hanno lavorato una trentina di tecnici. Il ‘Buonasera 2008’ è stato dunque un qualcosa di unico, in cui si sono alternati monologhi e balletti, nuovi e vecchi personaggi, l’atto unico “Pericolosamente” di Eduardo De Filippo, sketch parodistici. Con questo show, Proietti ha reso omaggio a tanti grandi nomi del teatro e a un genere, il “Varietà”, che tanto fece divertire e ancora oggi diverte il pubblico di ogni età, condizione e censo. Accompagnato dalla sua orchestra di fedelissimi, otto elementi scelti tra i migliori musicisti italiani, la compagnia di attori, il balletto e le figlie Susanna e Carlotta, Proietti nello spettacolo ha alternato canzoni romane a grandi successi internazionali; liriche d’amore e sketch esilaranti. Una proposta dunque mai scaduta nella volgarità, ma incentrata sugli equivoci, ispirata al tipico sentire romanesco, dal ritmo sostenuto che ha intrattenuto il pubblico per due ore e mezzo senza mai ripetersi. Non sono mancate velate frecciate all’indirizzo dell’attuale classe politica e all’avversario nella gestione del Teatro Brancaccio Maurizio Costanzo. Uno show teatrale a 360 gradi, per la commistione di generi, con intermezzi musicali, frammenti cinematografici, dialoghi con il pubblico. Ed il pubblico di Spello non ha mai fatto mancare il suo calore e sostegno, fino ad arrivare alla standing ovation finale che l’artista ha dimostrato di apprezzare moltissimo.