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PERUGIA - Il prossimo sarà un intenso week-end per la manifestazione “Storie di Ville e Giardini”, organizzata dalla Provincia di Perugia, che vedrà nell’intera giornata di sabato 6 settembre 2008 e nel pomeriggio di domenica 7 due interessanti ed insolite visite a luoghi affascinanti e senz’altro poco conosciuti. Il primo appuntamento è a Sant’Angelo in Panzo, un ex-convento posto a circa due chilometri al di fuori delle mura di Assisi, lungo le pendici del Subasio, mentre l’appuntamento per domenica 7 settembre è nei dintorni di Todi, al Castello di Porchiano. L’ex-convento, databile al X secolo, è realizzato sulle rovine di un precedente insediamento Romano del quale vennero scavate alcune tombe alla cappuccina, condizionato dalla presenza di una sorgente millenaria che ha fornito e fornisce tuttora acqua ad Assisi ed allo stesso Santuario dei Càstori, da sempre connessi con il culto di acque sacre ancor prima della monumentalizzazione Augustea del luogo di culto, quando vi fu impostato il sacellum e la monumentale area sacra di gusto ellenistico, dal forte impatto scenografico. La diffusione delle acque avveniva attraverso cunicoli scavati nella roccia e ancora parzialmente visibili, come si può riscontrare in altri centri umbri all'indomani del loro inserimento nel sistema di colonie e municipi Romani. È stato il primo convento di Santa Chiara nel quale secondo la tradizione ella compì il suo primo miracolo, ma ha tuttavia mantenuto costante nella sua storia un'identità sacrale, come prova la fase in cui fu eremo, similmente alle note Carceri con cui confina il suo vasto territorio coltivato ad oliveto, fino a diventare specifico convento destinato alle "peccatrici" per poi evolversi in dimora patrizia e casa rurale, di cui resta il ricordo delle danze per la scartocciatura negli ambienti del loggiato al primo piano. Mantiene comunque la struttura originale di convento-fortezza con torrette di avvistamento e feritoie e la Chiesa dedicata a S. Michele Arcangelo, culto risalente al V sec, al tempo della dominazione longobarda. Il toponimo S. Angelo in Panzo, gentilizio, risulta attestato già prima del Mille. All'inizio del XVII sec. il complesso risulta nel corso della sua storia di proprietà di famiglie assisane: i Bonacquisti, che nel 1604 provvedono a riedificare l'attuale chiesa con le stesse pietre di quella antica; la famiglia Aluigi cui la struttura passa Nel XVIII sec. finché nel 1933 ne divengono proprietari i Brunelli. Discendente di questi ultimi è l'attuale proprietario, il dott. Ettore Marconi, a cui si deve il recupero dell'intero complesso. Ad arricchire le visite guidate di sabato 6 settembre sarà, come è consuetudine, il Conservatorio di Musica di Perugia con le proposte, questa volta, del Duo Entracte con Cristina Palomba (flauto) e Stefano Falleri (chitarra) che eseguiranno brani musicali di Demillac, Monzino, Piazzolla e Ibert. Condividi