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di Nicola Bossi Un'intera famiglia italo- colombiana, che viveva tra Medellin, in Colombia, Terni e Nettuno, sul litorale romano, è stata messa in manette dalla polizia con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Il capo della banda di spacciatori internazionali sarebbe Ivano Zintu, 52 anni, residente ad Amelia (Tr) e proprietario di un'azienda per costruzione di porte blindate a Medellin. Complici: la moglie Angela Posada, 47 anni, colombiana e il figlio Vincenzo Zintu di 28 anni. Tutti e tre arrestati con ordinanza del gip di Velletri Cristina Macchiusi su richiesta del pm Giuseppe Travaglini. Tutto è iniziato ad ottobre quando Vincenzo Zintu e' stato sorpreso a Nettuno con 170 grammi di cocaina purissima. Da lì sono partite le indagini che ai primi di novembre fanno ritrovare alle forze dell'ordine un container della fabbrica Zintu, nel porto colombiano di Cartagena, con 211 kg di cocaina nascosti dentro mobili rustici diretti in Italia, ad un'azienda siciliana. Gli Zintu attraverso la loro attività in Colombia facevano da anello di collegamento tra i grandi trafficanti colombiani e la rete di spaccio di coca che gestisce il centro italia a partire dalla Capitale. La gran parte della "neve" ternana sarebbe di importazione proprio colombiana. Condividi