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TERNI - Convocato dal prefetto di Terni Sabatino Marchione, si e' svolta oggi la riunione del Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico per l'esame del nuovo quadro normativo derivante dai recenti decreti del ministro dell'Interno che conferiscono nuovi e piu' rilevanti poteri in materia di sicurezza urbana ai sindaci come ufficiali di Governo. Hanno partecipato, assieme ai rappresentanti di tutte le specialita' della pubblica sicurezza, il presidente della Provincia Andrea Cavicchioli, il sindaco di Terni Paolo Raffaelli e rappresentanti degli altri Comuni. ''E' stata una riunione molto importante - e' stato il commento di Raffaelli secondo quanto si legge in una nota del Comune - perche' ha consentito di fare il punto su una materia delicatissima. Abbiamo ricordato che la strada maestra e' quella della collaborazione interistituzionale e del coordinamento permanente e preventivo, senza scaricabarili o fughe dalle responsabilita'. Come Comuni umbri abbiamo gia' convocato l'assemblea dei sindaci a Torgiano per il 10 settembre in modo tale da darci una linea di condotta comune e responsabile. In ottobre ci sara' sull'argomento un seminario presso la scuola di amministrazione di Villa Umbra che consentira' di coordinare tecnicamente i vari attori. Il nostro giudizio politico resta comunque critico: si e' introdotta per decreto, senza nemmeno il vaglio del Parlamento, una alterazione degli equilibri costituzionali tra gli apparati dello Stato sanciti dal titolo quinto. Si e' esteso, rendendolo piu' generico e indeterminato, con rischi quindi rilevanti di contenzioso, il ruolo dei sindaci, di cui si invoca addirittura da parte del Ministro la 'creativita'' in materia di ordinanze sull'ordine pubblico. Si realizza questa estensione di competenze e questo appesantimento delle aspettative dei cittadini nei confronti dei Comuni senza dare risorse aggiuntive significative, anzi riducendo surrettiziamente una parte delle dotazioni degli apparati di pubblica sicurezza. Noi sindaci non sfuggiremo al dovere di applicare la legge, ma non possiamo non dire che cosi' non va. A Terni stiamo meglio che altrove perche' funziona molto bene un coordinamento tra Istituzioni locali e apparati dello Stato, anche sulla base di un 'protocollo interistituzionale per la citta' accogliente e sicura' che opera da oltre un quinquennio con ottimi risultati. Tuttavia dobbiamo essere molto attenti a non compromettere, in virtu' di un quadro normativo che aumenta l'indeterminatezza delle responsabilita' invece che ridurla, il buon funzionamento di questo sistema territoriale. Per questo chiediamo piu' certezze, regolamenti attuativi piu' precisi, piu' risorse, perche' tutto cio' serve a rafforzare la collaborazione tra le Istituzioni e non a minarla”. Condividi