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TERNI - Continua la serie dei rinvenimenti di clandestini lungo il raccordo autostradale Terni-Orte, dove negli ultime mesi ne erano stati abbandonati a più riprese una sessantina. Questa volta polizia e carabinieri ne hanno trovati altri 11, di provenienza asiatica, mentre vagavano la scorsa notte nella periferia di Terni. Di questi, quattro sono stati portati in ospedale per controlli medici. Le procedure per la loro identificazione sono ancora in corso, anche se, dalle prime informazioni, sembrerebbero di provenienza irachena. Il raccordo autostradale Terni-Orte negli ultimi mesi - come detto - è diventato una delle rotte per l'immigrazione clandestina in Italia. Dalle indagini sugli episodi precedenti è emerso che si tratta di asiatici che arrivano in Grecia da dove, nascosti all' interno di camion, giungono ad Ancona con i traghetti. Una volta sbarcati vengono poi portati sul raccordo autostradale di Terni e scaricati in aree di servizio. La polizia non esclude che in questa zona, al confine tra Umbria e Lazio, possa esserci una qualche base logistica dell’organizzazione che gestisce questo traffico umano. Da notizie pervenute successivamente, si è poi appreso che sei dei clandestini rintracciati sul raccordo sono stati individuati da agenti della polizia stradale lungo la carreggiata Sud, mentre i carabinieri della compagnia di Terni ne hanno trovati due in via del Centenario ed agenti della squadra volante altri tre in via Marinai d'Italia. Gli stranieri, accompagnati nella struttura di accoglienza appositamente costituita per casi come questo al Foro boario, sono stati rifocillati e sottoposti a controlli sanitari. I quattro accompagnati all'ospedale sono stati tutti ricoverati, mentre gli altri sono risultati in buone condizioni di salute, anche se provati per il viaggio. Questi ultimi saranno ora trasferiti nei Centri di prima accoglienza di Bologna e Modena, in attesa del rimpatrio. La squadra mobile e la squadra volante stanno indagando per ricostruire le modalità del loro arrivo in provincia di Terni. Condividi