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Grazie all’opera dei Carabinieri e della Guardia di Finanza vengono scoperte nuove attività economiche in cui il lavoro impiegato è solo in nero. Le scoperte di oggi, a San Feliciano di Magione e ad Amelia, interessano il settore turistico e della ristorazione, che in particolare nel periodo estivo fanno ricorso in maniera massiccia al lavoro in nero. Questi ulteriori due casi di aziende che evadono assicurazioni, contributi previdenziali eccetera, confermano ancora una volta quanto sia necessaria una capillare attività di vigilanza ed ispezione, che invece il governo Berlusconi tende progressivamente a smantellare, ma interroga anche la politica umbra sull’urgenza di porre come prioritaria una lotta serrata per innalzare la qualità del lavoro, potenziare le norme che lo tutelano, ridefinire un nuovo e più incisivo modello di sviluppo locale e di qualità. Rifondazione Comunista si batterà ulteriormente, a livello sociale ed istituzionale, per salvaguardare e potenziare i diritti del lavoro in Umbria. Per leggere le due notizie guarda su: http://www.umbrialeft.it/node/8384 http://www.umbrialeft.it/node/8382 Condividi