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PERUGIA - Il clima ancora vacanziero di inizio settembre non aiuta l’affluenza che è stata modesta, dei cacciatori nel primo giorno di preapertura. Il flusso è stato discreto nello spoletino, nel tuderte e nel perugino mentre nel resto delle zone l’affluenza è stata scarsa. “Un’apertura tranquilla quella di ieri – ha dichiarato Massimo Buconi, assessore alla Programmazione e Gestione Faunistica della Provincia di Perugia - senza particolari problemi. Rispetto agli altri anni l’affluenza è sembrata minore. Buona soddisfazione di prelievo venatoria, anche se a macchia di leopardo nel territorio questo perché le specie interessate dalla caccia erano tortora e colombaccio. Non si sono verificate particolari violazioni delle norme. Domenica 7 settembre si torna a cacciare per poi arrivare all’apertura definitiva della stagione venatoria prevista per il 21 settembre”. “La programmazione del lavoro fatta in vista della preapertura della caccia – ha affermato l’Assessore Provinciale con delega alla Polizia Carlo Antonini - ha dato i suoi frutti limitando i reati permettendo così una tranquilla preapertura. Sono stati circa 200 i controlli su cacciatori effettuati dalla Polizia Provinciale, di questi 34 sono stati gli interventi, effettuati su segnalazione, per mancato rispetto delle distanze di sicurezza da strade, case e tra appostamenti. Nel corso dei controlli sono state fermate due persone che avevano parcheggiato le loro auto in un prato, infrangendo la legge sulla tutela dell’ambiente. È stata effettuata una denuncia contro ignoti, da parte delle guardie volontarie, per l’abbattimento di fagiano”. Intanto prima della preapertura della caccia la Provincia di Perugia, unitamente a quella di Terni ha concluso gli accordi di mobilità venatoria con le 5 province laziali interessate (Viterbo, Rieti, Roma, Latina e Frosinone). Condividi