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Don Pierino Gelmini non ha partecipato oggi, per la prima volta, alla festa piu' importante dell'anno per la Comunita' Incontro: quella del saluto ai giovani che hanno terminato il loro programma di recupero. Trecento, quest'anno. Il sacerdote e' infatti malato dopo il grave malore di origine cardiaca che lo aveva colpito nei giorni scorsi. Anche se - dice l'ultimo bollettino medico - le sue condizioni sono in netto miglioramento. La salute di don Gelmini e la sua assenza hanno condizionato, oggi, l'andamento delle celebrazioni. Cosi' come l'altro tema al centro dell'attenzione della Comunita' in questo periodo: l'inchiesta della Procura di Terni sulle accuse di presunte molestie sessuali mosse a don Gelminida ex ospiti della Comunita'. E' atteso nei prossimi giorni l'avviso di conclusione delle indagini e qui, nella casa madre, a Molino Silla di Amelia, e' un momento, questo, che si vive senza rabbia e senza rassegnazione. ''E' un evento che e' successo - spiegano i collaboratori di don Gelmini - e che ora dobbiamo affrontare''. Don Pierino e' fermo sulle decisioni prese nei giorni scorsi proprio per affrontare questo momento: non vuole lasciare la Comunita' ''qualsiasi cosa accada'' e ha chiesto, con una lettera al Papa, di tornare laico per non coinvolgere la Chiesa in questa vicenda giudiziaria. E' quanto aveva anticipato nei giorni scorsi al vescovo diocesano, mons. Vincenzo Paglia, in un incontro in vescovado. ''Un incontro sofferto'', ha riferito il vescovo emerito, mons. Franco Gualdrini, che era presente. Mons. Gualdrini, simbolicamente anche ''vescovo'' della Comunita' incontro, ha celebrato oggi la Messa, come fa da 24 anni nel giorno di Santo Stefano a Molino Silla. ''Il cuore di don Gelmini forse si affatica - ha commentato il vescovo - perche' e' un cuore grande che ha amato tanto i suoi ragazzi''. ''Il suo dolore piu' grande - ha aggiunto - e' quello di non essere qui oggi''. I suoi ragazzi don Pierino li ha salutati con un collegamento audio. ''Vorrei tanto essere li' - ha detto - e salutarvi uno per uno, ma il mio cuore l'ho deposto nel vostro cuore''. All'incontro hanno partecipato, fra gli altri, mons. Francesco Gioia, delegatopontificio, i deputati Maurizio Gasparri, Maurizio Ronconi e Luca Bellotti, e il senatore Mauro Cutrufo. Carlo Ripa di Meana e sua moglie, Marina di Meana, erano il padrino e la madrina dei giovani che lasciavano la comunita'. In collegamento telefonico, Silvio Berlusconi ha confermato la sua vicinanza a don Gelmini. ''Sono a vostra disposizione'', ha detto. Nel corso della festa pochi i cenni alla vicenda giudiziaria di don Gelmini. ''Rispettiamo le tue scelte e ti siamo vicini'',hanno tuttavia piu' volte ripetuto i ragazzi della comunita'. Condividi