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Secondo Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista "il governo vuole riformare la legge elettorale europea per buttarci fuori anche dal Parlamento di Strasburgo e per togliere le preferenze". Lo ha detto stamattina a margine di una manifestazione contro l'esecutivo che si è svolta davanti a Montecitorio. Ferrero ha spiegato che "i problemi sono due: lo sbarramento e l'abolizione delle preferenze". "Alzare la soglia di sbarramento significherebbe togliere molti partiti dal Parlamento Europeo e mi pare che le riforme alle leggi elettorali in questi anni siano state sempre fatte in nome della governabilità. Nel parlamento europeo - ha fatto notare Ferrero - questo problema non c'è, e non credo che i problemi dell'Italia siano impedire o meno l'ingresso di uno o due partiti nel parlamento europeo". Sull'abolizione delle preferenze, poi, Ferrero si è detto contrarissimo: "farlo significherebbe che due persone nominano tutti quelli che siedono nel Parlamento europeo e vorrebbe dire che non siamo più in democrazia". Dello stesso avviso anche il segretario dei Socialisti Riccardo Nencini, anche lui presente alla manifestazione in piazza. Condividi