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I cantieri della politica, in vista delle amministrative, si sono ufficialmente riaperti, almeno a Perugia. Nel partito democratico sembra ormai imminente il cambio dei vertici. Ufficialmente - la fonte arriva direttamente da un ex onorevole influente - entro 30-40 giorni il binomio Boccali-Bruscolotti dovrebbe essere ricollocato in altra sede. Motivazione ufficiale: per poterli dirottare verso importanti sfide elettoriali. Motivazione ufficiosa: DARE NUOVA LINFA. Boccali, in fin dei conti, è certamente il più soddisfatto ed ora può provare quella scalata che all'interno del Pd si è meritata sul campo: ovvero la candidatura al successione del sindaco Renato Locchi. Alleati permettendo è l'unico che potrebbe fugare gli incubi di una sconfitta - reale stavolta sia per il momento buono della Pdl che per le divisioni che si creeranno all'interno dell'ex unione - che per la prima volta nella storia nessuno esclude a priori. E la Bruscolotti? Potrebbe provare la scalata al massimo vertice della Provincia, ma soltanto se il Pd andrà senza sinistra e magari con l'Udc. Se invece si farà l'alleanza con la sinistra allora il candidato potrebbe essere altro. Non si esclude per lei un importante incarico in un ente regionale. Ai vertici del Pd poco si sa di un eventuale tickets margherito-pidiessino: i nomi citati sono l'ottimo assessore Lamberto Bottini e l'uomo di partito Piero Mignini. Dal fronte centrista non ci sono uomini. A Foligno appare certa la candidatura a sindaco di Riommi: l'unico in grado di tenere a galla il centrosinistra anche perchè fa parte con l'asse Lorenzetti. Salgono le quotazioni dell'ex senatore Brutti alla corte dell'Italia dei Valori seppur dopo un passaggio di apparentamento come terzo polo formato da liste civiche. Gli amici di grillo fanno riunioni per presentare una propria lista: avranno in campagna elettorale un appuntamento pubblico con il comico ligure. Il loro insegnante di politica è un consigliere comunale in carica. Condividi