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GUBBIO - Nel congedare il numeroso pubblico venuto ad ascoltare l’ultimo concerto di “GUBBIO NO BORDERS”, italian jazz festival, con “ROBERTO GATTO QUARTET”, il direttore artistico Massimo Manzi ha dato appuntamento al prossimo anno, promettendo notivà e sorprese. Certo è che l’edizione 2008, pur ridotta nel numero di appuntamenti, si è rivelata di alto profilo e di eccellente qualità. E la presenza ieri sera nel chiostro di S. Pietro di un leader di formazione come Gatto, capace di far volare la batteria, affiancato da Luca Mannutza al piano, Francesco Puglisi al contrabbasso e Daniele Tittarelli al sax alto, non poteva essere un arrivederci migliore. Bravi i musicisti che pur seguendo un loro filo di esecuzioni hanno improvvisato e sorpreso il pubblico; ottimi gli assoli via via offerti dai singoli esecutori; particolarmente apprezzata la prestazione del giovane Tittarelli, che Gatto considera una sua scoperta e del quale ha elogiato le particolari doti. «Sono tornato volentieri a Gubbio – ha dichiarato il batterista romano – perché c’è l’atmosfera giusta e la simpatia della gente. La musica jazz è un universo e vale la pena percorrerlo con le persone giuste. » Condividi