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Dalla Cina non giungono solo gli echi delle imprese olimpiche, ma anche la notizia della scomparsa di una figura storica della storia del comunismo. È morto ieri a 87 anni Hua Guofeng, che è stato il successore di Mao Zedong nel 1976 alla testa del Partito comunista cinese e alla guida del paese. Con la morte di Hua Guofeng scompare l’ultimo esponente di rilievo della generazione che fu protagonista della rivoluzione cinese, dalla lunga marcia alla conquista del potere nel 1949, dopo la resistenza all’invasione giapponese e la guerra civile con i nazionalisti guidati da Chiang Kai-Shek. Hua Guofeng fu designato successore dallo stesso fondatore della Repubblica popolare cinese e gestì la difficile fase politica del dopo Mao, con la lotta tra le varie correnti del Partito comunista cinese, i riformisti di Deng Xiaoping, da una parte, e l’ala rivoluzionaria, che venne definita la “banda dei quattro”, guidata da Jiang Quiang, la moglie di Mao. Hua in un primo tempo emarginò Deng Xiaoping, ma poi fece arrestare la moglie di Mao e richiamò Deng. Una mossa che gli costò caro, perché già nel 1978 dovette farsi da parte, Deng Xiaoping ascese alla guida del partito e la Cina iniziò a conoscere la stagione di riforme che l’ha portata all’attuale livello di sviluppo. Rifondazione comunista dell’Umbria ricorda questa importante figura della storia del comunismo mondiale e del movimento per la liberazione e emancipazione dei popoli. Condividi