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PERUGIA - Bilancio positivo per la Ferrovia Centrale Umbra che chiude l’anno con un rendiconto in pareggio al netto delle spese: questo il giudizio che hanno espresso sia l’assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Mascio, che l’amministratore unico dell’azienda, Vannio Brozzi, nel corso della conferenza stampa di stamani convocata per illustrare il lavoro degli ultimi dodici mesi. Fra i punti di eccellenza di questo lavoro, hanno indicato l’avvio della ri-elettrificazione della rete, l’abolizione dei passaggi a livello incustoditi, la velocizzazione della linea e, per ultimo, la ristrutturazione delle automotrici. Tuttavia il 2007 viene considerato un anno di transizione, verso un futuro migliore, e così sarà anche quello prossimo a venire, anche se gia nel 2008 – assicurano – gli utenti potranno cogliere i primi frutti di tanto daffare. E, poi, il fatto che questa ferrovia sia diventata regionale – ammettono – rende necessario uno scatto di reni per migliorare i servizi, intendendo con ciò la qualità dei medesimi. Giusto così, perché sta proprio qui il punto dolens della Fcu: la qualità del servizio che presta ai suoi utenti, in particolare a quelli, e sono la stragrande maggioranza, che il “trenino”, come lo si chiamava un tempo, lo prendono tutti i giorni per andare a scuola o al lavoro. Loro di rimostranze da fare al riguardo ne hanno più d’una, tanto che la loro voce l’hanno alzata spesso: scarsa igiene delle carrozze e talvolta anche inadeguatezza delle stesse rispetto a standard accettabili di comfort. Ma ciò che li ha fatti inalberare più di ogni altra cosa sono stati i ritardi, spesso intollerabili, che hanno reso ancora più penosi i loro viaggi. Ritardi e salti di coincidenze dovuti per lo più al fatto che fra Fcu e Fs non è stato raggiunto un accettabile compromesso per armonizzare i rispettivi orari, e così capita sovente che, quando i viaggiatori arrivano alla stazione di scambio, il treno con il quale avrebbero dovuto proseguire per raggiungere la destinazione finale se n’è già andato da qualche buon minuto. La soluzione a questo problema non è stata ancora trovata. Come non è stato ancora risolto l’inghippo che impedisce ai convogli della Fcu di inoltrarsi lungo i binari delle Fs, così da trasportare i passeggeri provenienti dall’asta del Tevere fino al nuovo Polo unico ospedaliero di Sant’Andrea delle Fratte. Doveva rappresentare uno degli assi portanti della nuova mobilità perugina, ma è saltato, almeno per ora, perché non sono stati trovati i due milioni di euro necessari per pagare il canone annuo richiesto dalle Fs. Ma converrà tornare alla conferenza stampa di stamani, nella quale si è parlato anche delle sperimentazioni sulle linee che ci sono tentate nel 2007 e di quelle che si faranno nel 2008. Una su tutte, il treno che collegherà Perugia con Roma e che “ci renderà autonomi – è stato detto – per quanto riguarda i collegamenti con la capitale”. Ma anche altri buoni propositi si nutrono per il futuro per rilanciare a tutto campo la Fcu, come, ad esempio, l’avvio di contatti con gli operatori turistici interessati all’uso del treno per i loro itinerari. Infine, i numeri. Nell’azienda – ha detto Mascio – lavorano attualmente 200 dipendenti ed è stato consistente l’investimento prodotto sulla formazione e riqualificazione di questo personale, grazie anche all’assunzione di giovani capotreno e macchinisti che sono andati a rimpiazzare i più anziani in età pensionabile. Mentre Brozzi ha affermato che in questo momento proseguono gli interventi di messa in sicurezza della rete ferroviaria, sia per quanto riguarda l’eliminazione degli attraversamenti a raso della rete, sia per migliorare i sistemi di protezione dei passaggi a livello sulla base del Piano d’impresa predisposto da ‘Fcu’ e approvato dalla Giunta Regionale. In particolare è in avanzata fase di esecuzione l’intervento per abolire sei passaggi a livello non custoditi in località Villa Pitignano–Ponte Felcino sui 14 complessivi che fanno parte di questo progetto. Anche per ciò che riguarda il miglioramento del sistema di protezione dei passaggi da mantenere in esercizio ci si sta dando da fare: per esempio è stata attivata, ed è in fase di ultimazione, l’installazione di un impianto di barriere elettriche comandate dal treno in corrispondenza del passaggio a livello in località Badia San Cassiano ed è in corso l’iter per l’approvazione del progetto per la meccanizzazione di quello (Km. 27+051) di Ponte Valleceppi. Mano a mano che questi interventi arriveranno a compimento – ha assicurato Brozzi – si potrà elevare, nelle tratte rese compatibili, la velocità di percorrenza dei treni a 90Km/h ed attivare le procedure presso il Ministero dei Trasporti per aumentare la velocità della linea. Accanto a ciò va considerata l’opera in corso per la ri-elettrificazione della Ferrovia che verrà dotata di nuovi mezzi di trazione. Tutto ciò per un investimento pari a circa 42 milioni di euro. Tra le novità previste figura, infine, anche la possibilità offerta ai viaggiatori di avere notizie in tempo reale su ciò che sta accadendo sulla linea: ”Un’operazione di trasparenza, come l’ha definita sempre Brozzi, “in linea con i programmi di Fcu che vuol migliorare la qualità dei servizi. E’ quanto si augurano di cuore tutti gli utenti. Condividi