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Se potesse mettere al primo posto la sua attività preferita, finalizzata al rilancio delle istituzioni e al far conoscere l'Umbria, Mauro Tippolotti sceglierebbe senza dubbi la strategia dell'apertura del palazzo ai cittadini. Piuttosto che moderare, organizzare, tutelare la politica in senso generale del Consiglio regionale. L'ultimo evento di apertura del palazzo ha prodotto una mostra-spettacolo-cultura dell'Olio e di altri prodotti tipici dell'Umbria. Tanta gente, tanta Umbria che lavora e che assapora. Poca politica. Un evento che in tempi di magra è riusciti a realizzare senza spendere denari - "tranne per il depliant" - perchè mezzi, intellettuali, ricercatori, Università e cittadini si sono prestati gratis per portare avanti questa esperienza. Ma il rinconfermato presidente del Consiglio regionale, Mauro Tippolotti, sa benissimo amministrare anche la macchina della massima assemblea legislativa. Ecco dunque quasi conclusa la riorganizzazione degli uffici che ormai sono diventati il cuore, l'anima e il materiale per le discussioni politiche destinate a cambiare l'Umbria. Ecco inoltre il lavoro della politica fatto in aula 35 leggi approvate insieme a 39 atti amministrativi, nove mozioni, otto ordini del giorno e sette risoluzioni. Tra le leggi approvate nel 2007, il presidente ha ricordato quelle per le riforme endoregionali e dellecomunita' montane, per il commercio equo, sul difensore civico e per gli ecomusei. Nell'elenco degli atti amministrativi, il piano per il diritto allo studio, quelli per la pesca, la ricostruzione e l'edilizia scolastica. Nella sua conferenza di fine anno, Mauro Tippolotti non cede nella provocazione di un giornalista che lo invita a fare il Bertinotti per dare un giudizio sul governo Lorenzetti:"Io non ho la statura del presidente della Camera nè tantomeno ho rivestito un ruolo così complesso come il suo in passato. Io sono e resto, piu' che super partes, il garante che ogni gruppo politico ed ogni singolo consigliere possa esprimere al meglio la propria funzione". Ma lo spettro della Lorenzetti si ripropone alla domanda dell'abbassamento da 36 a 30 dei consiglieri regionale, come auspicato dalla Presidente. "E' un parere rispettabilissimo, ma questo dipenderà dal consiglio regionale che nei tempi e nei modi previsti, se lo vorranno, potranno effettuare questa modifica. Noi abbiamo già dato un segnale chiaro alla gente riducendo le nostre indennità (che sono le più basse d'Italia) e presto riassesteremo anche i vitalizi dei consiglieri". Un fiore all'occhiello dell'Ufficio di presidenza è certamente l'ufficio stampa che portà all'esterno le decisioni, le sfuriate e i dubbi del palazzo. Una struttura che, seppur sotto dimensionata, è in grado di produrre bollettini giornalieri, mensili, tg-web, audio-web, la diretta dei consigli regionali e la trasmissione il Punto. Condividi