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"Amanda è innocente": Curt Knox e Edda Mellas, i genitori di Amanda Knox, la studentessa americana sospettata di aver avuto un ruolo attivo il 2 novembre scorsonell'uccisione a Perugia della sua compagna di appartamento Meredith Kercher, hanno concesso negli Stati Uniti una intervista a un quotidiano americano, il Seattle Times, nella quale hanno ribadito con assoluta convinzione che la loro figlia non può essere un'assassina e da nove mesi è vittima di un errore giudiziario. "Ciò che possiamo dire pubblicamente è molto diverso da ciò che in verità proviamo dentro di noi", ha detto Curt Knox, il padre di Amanda, precisando che tutta la sua attenzione è concentrata ora sull'udienza del 16 settembre, quando il giudice dovrà decidere se incriminare formalmente Amanda oppure no. "Non abbiamo altra scelta che credere nel loro sistema giudiziario - ha detto Curt Knox riferendosi al sistema giudiziario italiano - cerchiamo di avvicinarci (al caso) con il maggior distacco possibile rispetto a tutto ciò che è stato scritto sui giornali, perché crediamo che sarà fatta chiarezza e lei potrà così essere scagionata pienamente". Nei mesi scorsi i genitori di Amanda avevano concesso un'altra intervista all'inglese Sunday Times, nella quale avevano messo esplicitamente in dubbio l'operato sia della polizia sia della magistratura italiana, contestando il modo come erano state condotte le indagini. In questa intervista evitano invece di criticare investigatori e procuratori e si dicono certi che alla fine Amanda potrà essere pienamente scagionata. Curt e Edda Knox, che hanno divorziato e si sono entrambi risposati, sono convinti che né Amanda né il fidanzato Raffaele Sollecito abbiano avuto alcun 'ruolo attivo' nell'omicidio di Meredith Kercher, e ritengono che sull'ivoriano Rudy Hermann Guede debba essere fatta chiarezza. Ma a differenza di un paio di mesi fa con l'intervista concessa al Sunday Times, al Seattle Times hanno evitato di lanciare nuove critiche al sistema italiano. Condividi