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TERNI – Il Sindaco di Terni, Paolo Raffaelli, vede solo in rosa i dati sui redditi degli italiani resi noti oggi da “Il Sole 24 ore”, incurante del fatto che sono praticamente fermi da una decina di anni, considerato il tasso di inflazione “reale” che nel frattempo li ha falcidiati aumentando il numero delle famiglie cadute in povertà. Seguace del detto “mal comune mezzo gaudio”, esulta per il fatto che in altre parti del Paese le cose sono andate peggio che da noi, quindi l’Umbria, e, soprattutto Terni, se la sono cavata più che bene. ''I dati di ricchezza e soprattutto di incremento della ricchezza nell'ultimo decennio dei comuni e delle province italiane –afferma - fanno giustizia, per Terni e l'Umbria, di tante chiacchiere a vuoto su un inesistente declino della nostra citta'''. La provincia di Terni, con un incremento del reddito reale (al netto cioe' dell'inflazione) del 4,3% nel decennio, e' al 32/o posto della graduatoria nazionale - si legge in una nota di Palazzo Spada -, mentre la citta', con un reddito di duemila euro superiore alla media provinciale (17.325), e' il comune piu' ricco della provincia. Secondo il Comune si tratta di dati di assoluto rilievo: la crescita di reddito di Terni e' la seconda, dopo quella registrata a Roma, dell'area Lazio-Umbria-Marche-Abruzzo e l'ottavo incremento di tutto il centrosud. L'incremento di reddito registrato a Terni e' oltre il doppio della media nazionale (+2,0%), di quasi un terzo superiore all'incremento medio registrato nel centro Italia (+3,4%) e di oltre il 33% superiore alla media dell'incremento registrato dall'Umbria (+3,2%). In termini assoluti (valore nominale) il reddito medio nel decennio e' cresciuto nel comune di Terni del 24,9% per ogni contribuente e del 27,2% per ciascun abitante. Condividi