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Una delegazione di quindici imprenditori umbri del settore dei trasporti e di rappresentanti di Confindustria Perugia ha visitato ieri l’Interporto di Parma. La delegazione, della quale faceva parte anche l’assessore regionale alle Infrastrutture e alle Politiche per la Mobilità Giuseppe Mascio, è stata ospite di CePIM SpA - il Centro Padano di Interscambio Merci che gestisce un complesso organico di strutture e servizi integrati finalizzati allo scambio combinato di merci - per un workshop che ha illustrato le caratteristiche e le potenzialità operative di una piattaforma intermodale dedicata alla logistica e alla distribuzione delle merci, in un’ottica di razionalizzazione dei flussi di merce e di servizio alla realtà imprenditoriale distrettuale. Il tema trattato ha proposto, nello specifico, una delle possibili modalità di organizzazione e di gestione di un’infrastruttura di questo genere. Diverse sono state le domande sul modello rappresentato da CePIM, che affianca al ruolo di coordinamento per lo sviluppo dell’interporto quello di operatore logistico. Il tema è molto sentito e dibattuto in Umbria. Da qualche anno, infatti, la Regione porta avanti alcuni progetti di piattaforme logistiche per la realizzazione di un autoporto a Città di Castello e di due interporti, a Foligno e a Terni. “Il nostro impegno per il 2008 è di giungere ad appaltare le opere a Terni e Foligno – ha commentato l’assessore Mascio - e di proseguire i lavori a Città di Castello. L’analisi del modello di gestione dell’interporto di Parma ci consente di elaborare le soluzioni più idonee alle nostre infrastrutture, nelle quali intendiamo coinvolgere sotto il profilo gestionale anche un operatore ferroviario. I progetti prevedono su più ampia scala un rilancio della viabilità stradale oltre che ferroviaria”. “La richiesta di implementare infrastrutture dedicate alla logistica e alla distribuzione è scaturita dall’area Trasporti della nostra associazione – ha spiegato Alessandro Castagnino, vicedirettore di Confindustria Perugia –. La necessità di entrare in contatto con un’esperienza già consolidata in questo settore, con il coinvolgimento di Regione, Trenitalia e di un’agenzia come Sviluppumbria, ci ha portato a Parma, che rappresenta un modello originale sotto il profilo delle modalità di gestione di una piattaforma logistica”. Condividi