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PERUGIA - ''Il lavoro meno uguale'' e' il titolo scelto dalla Cgil di Perugia per il suo nuovo periodico, un foglio di otto pagine a colori ''che vuole parlare e dare voce ai lavoratori artigiani della provincia di Perugia, offrendo loro informazioni, strumenti di analisi e spazi per esprimersi liberamente''. Presentando la pubblicazione, stamani in una conferenza stampa, il segretario della Cgil di Perugia, Mario Bravi, ha detto che il sindacato ''vuole rivolgere sempre piu' la sua attenzione ad una parte del mondo del lavoro, quella dell'artigianato, che molto spesso non ha modo di farsi sentire. E parliamo di un settore molto vasto, basti dire che il 54 per cento dei 188 mila lavoratori dipendenti del settore privato della provincia di Perugia sta in aziende con meno di dieci addetti''. Cgil ha messo al primo punto del proprio impegno in questo settore la lotta al lavoro nero e grigio, che in Umbria e' stimato intorno al 30 per cento, tre punti sopra la media nazionale. A riguardo la Cgil propone alle associazioni di categoria un accordo confederale di emersione dal lavoro nero, come previsto dalla Finanziaria 2007, anche per beneficiare delle risorse economiche a disposizione. Vasco Cajarelli ha espresso ''forti preoccupazioni per i segnali che arrivano sulla cassa integrazione in deroga. Nei primi sette mesi del 2008 - ha detto il segretario Cgil - gia' 140 aziende artigiane, soprattutto del tessile e della ceramica (circa 2.000 dipendenti in tutto), hanno chiesto di poterla utilizzare. Nell'intero 2007 le richieste erano state 130, dieci in meno''. La Cgil di Perugia chiede quindi che si faccia chiarezza su questo punto, e cioe' che per tutto il 2008 le aziende artigiane del tessile, della ceramica, del legno e della meccanica possono chiedere la cassa integrazione in deroga. Per quanto riguarda il 2009 invece la Cgil si impegnera', insieme alle istituzioni e alle associazioni datoriali, per ottenere una proroga di questo strumento. Condividi