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CITTA' DI CASTELLO - Diciannove furti e numerosi danneggiamenti vengono contestati dalla polizia ai 24 giovani tifernati denunciati. Reati compiuti - riferiscono gli inquirenti - ''al solo scopo di scacciare la noia e compiere atti da potere esibire come prove di coraggio''. I denunciati sono tutti italiani ed abitano nel comprensorio dell' Alta valle del Tevere. Diciassette (e non 19 come riferito in precedenza) sono minorenni e sette ''appena maggiorenni''. Alcuni di loro avevano anche abbandonato i corsi scolastici. Le indagini sono state svolte dalla squadra anticrimine del commissariato di Citta' di Castello. Erano cominciate quando il 13 luglio scorso gli agenti della volante avevano sorpreso due ragazzi che stavano lanciando grosse pietre contro il vetro antisfondamento della porta d' ingresso del liceo classico ''Plinio il giovane''. La polizia e' cosi' venuta a sapere che quello era solo l' ultimo di una serie di episodi (furti, danneggiamenti ed atti vandalici) compiuto da una banda di ragazzi che si ritrovavano nel centro storico tifernate, in particolare nella zona di Piazza Garibaldi e Piazza san Francesco. Fatti di ''microcriminalita''' che avevano creato allarme tra la popolazione. Tra questi: il raid ladresco nel camping Montesca, dove furono danneggiate e saccheggiate numerose roulotte e bungalow; un furto nei locali della ''Polisport'', dove vennero rubati un'autovettura e sedie a rotelle utilizzate dai portatori di handicap per il gioco del tennis (le sedie a rotelle furono poi abbandonate per le strade del centro storico); il furto di attrezzature sportive all'Istituto tecnico per geometri di Citta' di Castello e, successivamente, anche il danneggiamento di un'aula della stessa scuola. Ed ancora: il danneggiamento di una centralina per l'illuminazione pubblica del Comune di Citta' di castello, di edifici di interesse culturale nel centro storico di Citta' di Castello e di attrezzi agricoli. La banda inoltre sarebbe responsabile anche di furti in abitazioni e casolari di campagna. La polizia ha infatti recuperato numerosi attrezzi agricoli, edili, attrezzatura sportiva ed elettrodomestici, che sono stati il bottino di questi furti. Della banda facevano parte anche due ragazze minorenni. A loro viene contestato il favoreggiamento. Secondo l' accusa aiutavano i componenti del gruppo ad eludere le indagini ed a nascondere la refurtiva. L'indagine prosegue poiche' la polizia non esclude che della banda facciano parte altri giovani e che il gruppo sia responsabile anche di altri reati. Condividi