vinti s..jpg
PERUGIA - “Ricostituire al più presto il tavolo regionale per il controllo dei prezzi dei beni di consumo in Umbria, per cercare di dare una risposta a centinaia di migliaia di lavoratori e pensionati che vedono ogni giorno diminuire il loro potere d’acquisto, che sono costretti a sostituire la carne bovina con quella di pollo, ma anche a tagliare gli acquisti di pane e frutta”. La proposta è di Stefano Vinti, capogruppo di Prc in Consiglio regionale che cita uno studio della Coldiretti sulle dinamiche della spesa alimentare delle famiglie, con il quale “si dimostra come l’impennata avuta dai prezzi sta modificando radicalmente le nostre abitudini alimentari”. Per Vinti quella degli agricoltori, colpiti dalla brutale speculazione finanziaria sull’andamento del prezzo del grano dovuta alla filiera lunga che divide il coltivatore e il consumatore, è “una tesi ampliamente condivisibile. Infatti, il prezzo dei prodotti alimentari si moltiplica di oltre cinque volte dal passaggio al produttore al consumatore finale. A luglio il prezzo del pane è cresciuto del 13 per cento rispetto allo scorso anno, mentre la pasta sugli scaffali del supermercato è rincarata del 25 per cento”. A fronte di tutto questo, accusa Vinti, “il Governo nazionale rimane immobile ed è incapace di dispiegare una politica di contenimento dei prezzi, tanto meno di definire provvedimenti mirati all’aumento di salari e pensioni, vero nodo dell’attuale crisi economica”. Il calo dei consumi attorno all’1,5 per cento, di cui lo 0,7 per cento sui prodotti alimentari di largo consumo, per il capogruppo di Prc, dimostra praticamente che “nell’epoca di Berlusconi, si mangia meno” ed è quindi necessario attivare gli strumenti regionali disponibili. Condividi