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PERUGIA - Hanno portato in Umbria nel 2007 oltre 250 gruppi di turisti, per un totale di 12.457 presenze, le aziende di viaggio (una decina) che si occupano di incoming, realizzando e commercializzando pacchetti turistici e che fanno parte di Incoming Fiavet. Oggi queste stesse aziende ''vogliono che questa funzione venga pienamente riconosciuta'', come riferisce un comunicato di Confcommercio in cui Antonio Cesarini (della Grato Viaggi di Foligno) per conto delle agenzie d'incoming chiede ''il giusto spazio per questo settore dell'economia''. Le agenzie d'incoming hanno portato in Umbria 2.584 stranieri, per un totale di 15.211 presenze, e 15.254 italiani, per un totale di 42.823 presenze. Il dato sui pernottamenti nel caso dei gruppi e' fermo a 2,1 giorni, ma per il turismo individuale italiano sale a 3,1 giorni e arriva a 5 giorni di media nel caso del turismo individuale straniero. Per quanto riguarda gli stranieri, i piu' interessati all'Umbria sono risultati gli olandesi, gli inglesi e i turisti provenienti dai paesi scandinavi. Al di fuori dell'Europa, gli statunitensi e i canadesi. In generale, cio' che ha attratto il turista veicolato dalle agenzie di incoming e' l'offerta umbra di arte ecultura, l'enogastronomia e il congressuale. Le destinazioni umbre piu' ambite sono i comprensori di Perugia ed Assisi, la Valnerina e l'area del Trasimeno. Anche Orvieto ha ospitato una parte rilevante del turismo prodotto dalle agenzie di incoming. Il mezzo con cui questo tipo di turismo arriva in Umbria, a riprova delle difficolta' infrastrutturali della regione, e' ancora una volta l'auto nel caso del turismo individuale o l'autobus nel caso dei gruppi. Condividi