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PERUGIA - “Basta con le stragi di pesci e con l’inquinamento dei fiumi. Lungo il Tevere nei giorni scorsi si è verificata la morte di decine e decine di quintali di pesci ed è la riprova di quanto siano vulnerabili i nostri fiumi ed i nostri laghi”. E’ con queste parole che Franco Granocchia come presidente dell’associazione “Per l’ambiente con la Sinistra” si esprime in merito all’ultimo gravissimo fatto ambientale verificatosi nelle acque del Tevere e lamenta il fatto che questo non sia che la riprova del fatto che lungo il Tevere si verifichino abusi di scarichi illegali di cui nessuno sembra voler parlare. “Questa volta- continua Granocchia- vogliamo andare fino in fondo e ci costituiremo parte civile invitando tutte le forze dell’ordine a controllare tutte le aziende che si trovano lungo il corso del fiume, da Ponte Felcino fino a Deruta. Vorremmo anche ricordare che con il nostro avvocato Massimo Perari ci attiveremo per far si che emerga il responsabile e che chi ha sbagliato paghi. Va ricordato anche che non è la prima volta che un fatto del genere si verifica, sullo stesso tratto del fiume presso il ponte di legno. Casualità, fatalità o responsabilità di qualcuno (siamo più propensi a credere a quest’ultima ipotesi), vogliamo anche ricordare che dopo il Ponte di legno iniziano una serie di coltivazioni pregiate a fini alimentari e spesso l’acqua del Tevere viene li utilizzata a scopo irriguo per quegli ortaggi che poi finiscono sulle nostre tavole”. “Ci chiediamo se tutto questo non possa anche costituire un rischio per la salute dei cittadini”, prosegue Granocchia, che ricorda anche che nella zona “del Sardo” di Balanzano due anni fa vennero segnalati inquinamenti delle falde acquifere dei pozzi, fatto del quale non è stasta mai rilevata la causa. “Oggi – afferma ancora Granocchia - sentiamo dire che la causa della moria di pesci potrebbe essere dovuta all’abbassamento del livello dell’acqua ed alla conseguente mancanza di ossigeno. Noi come associazione ambientalista siamo invece fortemente convinti che si tratti di qualche comportamento irresponsabile da parte di taluna azienda del territorio. Io stesso con i miei occhi ho potuto recentemente verificare la presenza di alcune chiazze colorate lungo il Tevere. Adesso chiediamo al Comune di Perugia ed in particolare al vicesindaco con delega all’ambiente Nilo Arcudi di intervenire e di pretendere controlli più serrati lungo il fiume anche nelle ore notturne. Se verranno individuati dei responsabili ci costituiremo parte civile e chiederemo il risarcimento danni, utilizzando l’eventuale risarcimento per mantenere vivo e pulito il nostro fiume”. Sull’argomento si segnala anche una decisa presa di Posizione anche da parte del Presidente dell’ATO, Massimo Perari, che ha a sua volta dichiarato: “E’auspicio, dell’Autorità d’Ambito far si che al più presto vengano individuate la cause della moria di pesci lungo il tratto di Ponte San Giovanni del Fiume Tevere. Una volta individuati i responsabili è nostra intenzione costituirci parte civile contro di essi”. Condividi