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Un comunista non può insegnare all’università! Stringendo, stringendo si riduce a ciò il senso della, nota, quanto mai astiosa, con la quale il sen. Maurizio Ronconi (Udc) se l’è presa con l’Ateneo perugino, colpevole di aver offerto un insegnamento all’ex Presidente della Camera Fausto Bertinotti. “Più che una cosa seria – ha commentato – assomiglia ad uno spot pubblicitario”. Perché? Semplicemente perché l’ex leader degli “ultimi comunisti”, con ci ha amabilmente definiti Ronconi, non può insegnare ai giovani. Molto meglio per lui, evidentemente, qualche trombone ex democristiano che, almeno le vicende del sottogoverno di casa nostra le conosce a menadito e che può ben insegnare ai giovani studenti tutti i trucchi utili per rimanere a galla e guadagnarci sopra. Non una parola sullo spessore culturale e morale di Fausto Bertinotti che in fatto di passione politica ed onestà intellettuale offre assolute garanzie e che queste doti le ha espresse al massimo esplicando gli alti incarichi che gli sono stati affidati. Per nostra fortuna, le Università italiane, e non solo, sono piene di insegnanti comunisti che gli incarichi ottenuti se li sono guadagnati in virtù di indiscutibili meriti scientifici ed accademici e non passando per la trafila delle baronie parentali fra le quali la Dc di Ronconi si barcamenava a meraviglia. Per nostra fortuna a decidere su chi merita questi incarichi non è più un Ronconi qualsiasi, anche se egli non rinuncia a provarci, memore nostalgico di quando bastava alzare la cornetta di un telefono per far scattare sull’attenti un Rettore che non poteva dire no a chi gli aveva spianato la carriera. Condividi