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PERUGIA - Sono stati prosciolti da ogni addebito davanti alla Corte dei Conti dell'Umbria i primi 18 dipendenti di alcuni Comuni umbri citati in giudizio per danno erariale derivante da omesso pagamento della tassa di concessione governativa sulla telefonia mobile, in quanto enti non equiparati allo Stato. Lo ha annunciato l'Anci Umbria esprimendo ''soddisfazione'' per la decisione. ''Una vertenza cha va avanti dal 2004 e che ha interessato i dipendenti e gli amministratori di gran parte degli enti locali'' si legge in una nota della stessa associazione dei Comuni. ''Anci Umbria - e' detto ancora nella nota -, attraverso alcuni incontri presso la propria sede, si e' fatta promotrice delle istanze dei Comuni e delle Comunita' montane mediante la definizione unitaria e concertata di un'azione politica e giudiziale, con l'assistenza dell'avvocato Mario Rampini. Anci Umbria auspica che la vicenda si concluda altrettanto bene anche per i restanti soggetti coinvolti in modo da restituire serenita' e fiducia a coloro, amministratori e dipendenti, che sono quotidianamente impegnati nel non facile compito di gestire la cosa pubblica nell'interesse della collettivita'''. Condividi