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di Isabella Rossi In aumento le firme di donne e uomini che hanno sottoscritto l’appello lanciato da Marina Toschi, Consigliera di Parità della Regione Umbria, in cui si chiede alle Istituzioni di dichiarare un giorno da dedicare alla memoria di Meredith Kercher. Già più di cinquanta i nomi presenti nella lista composta da insegnanti, mediatrici culturali, artiste di strada, psicologhe, scrittrici, disoccupate, senatrici e nomi autorevoli delle Istituzioni locali. La giornata in memoria della studentessa inglese vorrebbe anche essere un giorno di raccoglimento e di riflessione sui tanti altri casi di violenza sulle donne che non godono della stessa visibilità mediatica. Con “azioni praticabili di contrasto alla violenza” si vuole “fornire un’alternativa autentica alla falsa immagine di Perugia, che ci viene ora proposta”. “La città ha una sua coscienza civica e una sua tradizione di pace e di accoglienza che attraverso il “Giorno della Memoria a Meredith Kercher” vuole essere riaffermata e condivisa a livello locale, nazionale ed internazionale” si legge nel comunicato. Hanno aderito all’iniziativa studentesse, libere professioniste o associazioni come la Rete Umbra “Donne contro la violenza”, insieme a: Daniela Margheriti (Componente Consiglio Amm.Università per gli Stranieri), le Senatrici Erminia Emprin, Tiziana Valpiana, Maria Celeste Cardini ed Isa Ferraguti, il Presidente e il Vicepresidente dell’Associazione Ginecologi/ghe territoriali, a Fiorella Liverani (Consigliera del Comitato Nazionale di Parità), agli Assessori  del Comune di Perugia - Andrea Cernicchi e Wladimiro Boccali. Anche Pina Nuzzo, responsabile dell’Unione Donne Italiane ha dato il suo appoggio proponendo che l’appello possa allargarsi alle Istituzioni nazionali. Condividi