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Con il congresso di Chianciano e l'elezione di Paolo Ferrero a segretario di Prc è nato "un partito che assembla vari minoritarismi nel nome di un comunismo generico, retorico, urlato: un comunismo che rompe con la storia di Rifondazione comunista, che produce una mutazione genetica dentro Rc, oltre al fatto che espelle dalla linea politica la mozione di maggioranza". A parlare, intervistato da Liberazione, è il governatore della Puglia e leader della mozione sconfitta al congresso Nichi Vendola. In Toscana, prosegue Vendola, "è stata marginalizzata un'intera area politico-culturale che è stata quella che attorno alla figura di Fausto Bertinotti ha costruito la fortuna di questo partito. Tra noi e l'area assemblata per dare una piattaforma ed un governo a questo partito - spiega - ci sono degli abissi, differenze culturali e politiche". "La Rifondazione comunista che io ho contribuito a creare è morta, seppellita a Chianciano. Il danno è profondo e durevole" ma "abbiamo il dovere di tenere aperta una prospettiva per Rifondazione. La battaglia sarà a viso aperto, non ci sono vendette, non c'è - conclude - da segare il ramo su cui è seduto Ferrero". Condividi