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ROMA - “E' inammissibile che qualcuno in Trenitalia cerchi di scaricare sulla politica, Governo e Parlamento, la responsabilità di organizzare orari e tagli delle fermate": questa la giustamente risentita puntualizzazione dei parlamentari della Sinistra, Stefano Zuccherini (Prc) e Paolo Vinti (Sd), che hanno riferito stamani dell’audizione, da loro stessi favorita, con un’azione congiunta assieme all’on. Giuseppe Giulietti, che i presidenti delle Commissioni trasporti di Camera e Senato, Anna Donati e Michele Meta, avevano concesso ai sindaci di Fossato di Vico, Gubbio e Orvieto che, accompagnati da una delegazione di pendolari della provincia di Terni, hanno loro sollecitato un intervento urgente del Parlamento per favorire una positiva conclusione di questa poco lieta vicenda. Concetto, questo, che è stato poi ribadito anche dall’on. Giulietti che in una nota sostiene ugualmente che “non è la politica che ha deciso cosa tagliare e dove fermare i treni”. Resta comunque il fatto che della spinosa vicenda della soppressione delle fermate operata da Trenitalia a Fossato di Vico e dei collegamenti carenti di Orvieto da e per la Capitale se ne occuperanno ora entrambi i rami del Parlamento. Quanto al che fare la strategia è ormai è chiara: Trenitalia ha chiesto ed ottenuto dal governo i maggiori stanziamenti che le occorrevano per mantenere inalterato il servizio degli Eurostar, ma, dopo aver avuto completa soddisfazione dal punto di vista economico, si è rimangiata questo impegno sforbiciando largamente le fermate a Fossato di Vico e ad Orvieto, lasciando così a piedi centinaia di pendolari umbri che il treno lo prendono quotidianamente per lavoro o per studio. Va quindi obbligata a rispettare la parola che aveva dato, subordinando a ciò l’erogazione materiale dei nuovi fondi. Condividi