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TERNI - ''Lo studio della Cgia di Mestre sulla tassazione locale pubblicato in questi giorni dimostra ancora una volta, al di la' di ogni tentativo di strumentalizzazione e di falsificazione, quella che e' la realta' dei fatti del Comune di Terni: a servizi di alta qualita' corrispondono tariffe e imposte locali che continuano ad essere tra le piu' basse del Paese''. E' il commento del sindaco, Paolo Raffaelli, in merito alla recente indagine realizzata sulla base dei dati ufficiali del Ministro dell'Interno, che colloca Terni all'80/o posto su 106 capoluoghi di provincia italiani. In pratica sono solo 26 le citta' con un prelievo municipale inferiore a quello di Terni. ''Non si tratta di spiccioli - sottolinea ancora Raffaelli - ma di cifre significative che, facendo un confronto con realta' omogenee e confinanti, marcano differenze importanti e tali comunque da incidere sulle condizioni materiali di vita delle famiglie. Mi piacerebbe che questi dati, di fonte non sospetta, venissero tenuti nell'obiettiva considerazione che meritano. '' I cittadini ternani nel 2006 hanno pagato infatti in tributi municipali oltre il 25 per cento in meno rispetto alla media nazionale: a fronte di una media italiana di 565 euro pro-capite, a Terni si sono versati nelle casse comunali 421 euro a testa (-144 euro). In pratica - e' detto in un comunicato del Comune - per un famiglia-tipo composta da quattro persone, si tratta di quasi 600 euro l'anno in meno rispetto alla media degli italiani. Condividi