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di Rosaria Parrilla CAMPELLO SUL CLITUNNO – Un mazzo di rose rosse, simbolo dei socialisti, è stato deposto dalla dirigenza regionale del partito, nella mattinata di domenica 27 luglio, davanti la fabbrica Umbria Olii spa di Campello sul Clitunno. Un gesto simbolico per non dimenticare le morti bianche e per mettere in evidenza il nuovo percorso politico del partito, intrapreso dopo il recente congresso di Montecatini, che ha portato all’elezione di Riccardo Nencini a segretario nazionale. Una giornata di commemorazione per ricordare il 60º anniversario della Costituzione della Repubblica Italiana e per rendere omaggio ai 4 operai, che persero la vita nella tremenda esplosione, avvenuta il 25 novembre 2006 all’interno dello stabilimento dell’Umbria Olii. L’iniziativa del Partito Socialista umbro rientrava all’interno di una manifestazione più ampia, promossa dal neosegretario Nencini, che si è tenuta contemporaneamente, nella giornata del 27, su tutto il territorio nazionale, proprio per celebrare la Costituzione Italiana. Tema scelto dai socialisti umbri l’articolo 1: ‘L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione’. “Noi come Partito Socialista umbro abbiamo scelto di ricordare cosa dice l’articolo 1 della nostra Costituzione – ha spiegato Roberto Bertini, segretario regionale del partito -, perché il problema del lavoro, in questa nuova fase del dopo Boselli, sarà una delle nostre priorità principali. La tematica del lavoro è complessa e riguarda molti aspetti: in primo luogo la sicurezza, basti ricordare che nel 2007 in Italia ci sono state 1.210 morti bianche, e poi ancora i salari, con le famiglie che hanno grosse difficoltà ad arrivare alla fine del mese. E ancora il precariato, il lavoro nero, le donne che incontrano maggiore difficoltà ad inserirsi nel mondo dell’occupazione. Proprio per questo motivo il partito ha deciso di mettere al centro del dibattito politico queste problematiche che affliggono molte famiglie italiane, e soprattutto per dare la giusta dignità a tutti i lavoratori”. “Oggi in tutte le regioni d’Italia si terranno delle iniziative simboliche come la nostra – ha dichiarato l’assessore regionale Silvano Rometti -, proprio per caratterizzare il nostro nuovo impegno politico. Si riparte dal lavoro, in tutti i suoi aspetti e le sue problematiche. Voglio sottolineare che essendo questa una tematica molto complessa, non si po’ sperare di risolverla semplicemente applicando delle leggi, purtroppo il problema principale è la mancanza di cultura: cultura della sicurezza e del lavoro”. “Quella di celebrare la nostra Costituzione, qui davanti la fabbrica Umbria Olii, è stata una ‘scelta dovuta’ – ha ribadito Daniela Rosati, membro dell’esecutivo regionale del Partito Socialista -, viste le recenti polemiche derivate da una richiesta di risarcimento di 35 milioni di euro, da parte dell’azienda di Campello, alle famiglie delle vittime, che persero la vita nell’esplosione avvenuta all’interno dello stabilimento. Noi non vogliamo entrare nel merito della vicenda giudiziaria, ma la dirigenza regionale del partito non poteva scegliere luogo più adatto per discutere di un tema molto sentito tra i cittadini umbri e non solo, quale quello delle morti bianche sui posti di lavoro”. “È dovere dei governi, nazionali e locali, mostrare un serio impegno – ha concluso Roberto Bertini -, a tutela delle mutate esigenze del mondo del lavoro dei nostri giorni, con misure innovative volte a ridare sicurezza ai cittadini, sia sotto il profilo della tutela economica, che quello della sicurezza, della tutela della vita e della salute”. Presenti, tra gli altri, Luca Antonelli, segretario regionale dei giovani socialisti, Giovanni Maria Castellana, presidente del Consiglio comunale di Spoleto, e Paolo Piccioni, membro dell’esecutivo regionale. Condividi