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Il documento di Paolo Ferrero ha vinto il VII congresso di Rifondazione Comunista. Il testo è stato votato da 342 delegati. Il documento presentato da Gennaro Migliore e che riferimento alla mozione 2 di Nichi Vendola ha ottenuto 304 voti. I votanti sono stati 646. VENDOLA, SCONFITTO MA CONTINUO LA BATTAGLIA - "Io sono sconfitto ma sono sereno perché da comunista ho imparato ad essere sconfitto e a stare con gli sconfitti. Compagni della mozione 2 ci vediamo nell'area politico-culturale 'Rifondazione per la sinistra'". Niky Vendola ammette che non diventerà segretario di Rifondazione salendo sul palco del VII Congresso di Rifondazione Comunista, annunciando la nascita di una corrente di minoranza, smentendo qualsiasi ipotesi di scissione. "La seconda mozione - annuncia dal palco il governatore della Puglia - non abbandona Rifondazione ma è qui per continuare la battaglia perché siamo il 47,3% del partito": Vendola nel suo intervento sfida i compagni del nord "a venire a vedere al sud come si combatte l'illegalità e come si sfida la mafia a viso aperto". L'estremo tentativo di trovare un accordo tra la mozione due che fa capo a Nichi Vendola e gli esponenti del documento uno di Paolo Ferrero è saltato dopo una lunga riunione notturna della commissione politica. L'ala 'vendoliana' ritiene inaccettabile il testo di un eventuale documento su cui convergano le altre quattro mozioni. Il governatore pugliese ha attaccato il fatto che "questo congresso sta scegliendo la strada di composizione di una maggioranza che esiste solo in alchimie ricercate pazientemente". Alchimie, ha evidenziato il leader della mozione 2, "senza respiro né prospettive che non danno futuro a Rifondazione". L'intervento di Vendola accende la platea. Diversi i passaggi che vengono sottolineati con standing ovation da parte della sua mozione o fischi da parte del resto della platea. Uno dei passaggi più contestati è quando il Governatore della Puglia invita "quelli del Nord ad andare al Sud per vedere il Partito e chi giorno per giorno sfida la mafia a viso aperto". I suoi delegati si alzano in piedi ad applaudirlo gridando 'Nichi-Nichi'. Un ovazione che i suoi gli riserveranno anche alla fine quando sceso dal palco si avvicineranno tutti per abbracciarlo. BERTINOTTI, VOTO MOZIONE 2, LO AVREI FATTO ANCHE DA POSTO I delegati si susseguono sul palco della presidenza per dichiarare al microfono la loro preferenza per i documenti che si contendo la maggioranza del partito. E' il turno di Fausto Bertinotti che viene accompagnato sul palco da un applauso. L'ex presidente della Camera si avvicina al microfono e dichiara il suo voto: "Voto il documento due, la mozione presentata da Gennaro Migliore ma voglio assicurare che avrei fatto lo stesso anche dal posto". MIGLIORE: NESSUNA SCISSIONE, FAREMO OPPOSIZIONE IN PARTITO Nessuna scissione dentro Rifondazione Comunista nonostante la spaccatura del partito. "Noi abbiamo fatto la storia di questo partito, non ce ne andiamo, faremo un'opposizione ampia e larga dentro il partito per portare avanti il nostro progetto di unità a sinistra", spiega l'ex capogruppo alla Camera Gennaro Migliore, che appoggia con la maggioranza dell'ex gruppo dirigente la mozione 2 di Nichi Vendola. MANTOVANI, SERVE UNA GESTIONE DIVERSA "C'é stata una riunione della commissione politica e la mozione 2 l'ha abbandonata. Li è stato elaborato un testo in cui si dice cosa deve fare Rifondazione. Sono molti i punti che ci uniscono anche con la mozione due, se quest'ultima non avesse voluto impostare la discussione congressuale su una linea come se fosse l'unica possibile". Lo afferma Ramon Mantovani, esponente della mozione uno, nel corso di un'intervista a Radio Popolare. Mantovani insiste sulla necessità che per il partito vi sia "una gestione diversa rispetto a quella tenuta fino ad ora, solo a maggioranza. Noi - sottolinea - abbiamo sempre detto di essere favorevoli alla gestione unitaria del partito perché si può dissentire su un punto ma poi condividere l'impostazione generale e partecipare alle decisioni. Negli ultimi tempi - conclude Mantovani - persino io che ero uno dei componenti della direzione nazionale e parlamentare in carica venivo a sapere le decisioni prese dalla televisione. Voglio rovesciare questo metodo".(Ansa) Condividi