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PERUGIA - “Per dar seguito agli annunci demagogici della campagna elettorale questo governo farà rimanere i cittadini senza servizi e tutele. Dopo la repentina abolizione dell’Ici, che riduce le già esigue risorse dei comuni, Palazzo Chigi ha pensato bene di mettere mano anche ai livelli essenziali di assistenza sanitari (Lea). Ridurre i Lea significa colpire le fasce più deboli della popolazione che in questo modo accedono difficilmente ad una corretta prevenzione o a cure essenziali, come l’assistenza odontoiatrica e protesica sulla quale il nostro Consiglio Regionale ha recentemente legiferato” . Il vicepresidente del Consiglio regionale Mara Gilioni (PD) interviene sulla cancellazione da parte dell’Esecutivo “del decreto del presidente Prodi sui nuovi Lea (specificano quali cure sono coperte dal sistema nazionale ndr) che innalzavano e riconoscevano livelli più adeguati e rispondenti alle esigenze dei cittadini. Dopo soli quattro mesi – spiega - il governo Berlusconi ha pensato bene di cancellare quel provvedimento perché senza risorse sufficienti”. Gilioni precisa poi che la spesa sanitaria, sia all’evoluzione tecnologica, sia per le nuove scoperte scientifiche cresce, ad un ritmo naturalmente più sostenuto di quanto delle capacità di finanziamento del sistema pubblico. “Sono anni che è così – spiega l’esponente di maggioranza - e se si è riusciti a mantenere alto il livello dei servizi lo si deve alla capacità delle regioni e delle Asl di riformare i modelli organizzativi e di aumentare l’efficienza, ma siamo però arrivati ormai al fondo del barile. E a farne le spese – aggiunge – sono ancora una volta i più deboli e in particolar modo le donne. A causa del provvedimento del governo, infatti, non sarà più possibile somministrare gratuitamente alle adolescenti il vaccino contro il papilloma virus, la migliore forma di prevenzione allo sviluppo degli oltre 3500 tumori alla cervice uterina che colpisce le donne italiane. E questo è un vero attacco alla prevenzione e alla salute delle donne”. Il vicepresidente Gilioni aggiunge poi che si cancella la possibilità di garantire il parto indolore (epidurale). “Complimenti quindi a questo governo che ha strumentalizzato per mesi il tema della famiglia e del sostegno alle nascite e poi, con piglio ragionieristico, cancella con un tratto di penna diritti e servizi irrinunciabili per un Paese civile. Solo qualche mese fa, al Consiglio regionale dell’Umbria, con una proposta bipartisan delle donne consigliere – ricorda Gilioni - era stata promossa una legge per introdurre da subito il parto epidurale gratuitamente in tutte le strutture ospedaliere umbre. In quell’occasione, le donne del centro destra erano strenue sostenitrici del diritto delle donne a partorire senza dolore, ed ora – sottolinea - siedono in un Parlamento che dovrà ratificare le scelte di un capo padrone più interessato al consenso personale che ai bisogni reali dei cittadini”. “Come Umbria – dice Gilioni - siamo fra le pochissime regioni che hanno fatto la loro parte per mantenere alti livelli dei servizi con risorse sempre minori, il tutto senza aver fatto mai ricorso a ticket e balzelli per i cittadini. Guarda caso – conclude - questo è un governo amico per quelle regioni dove ormai se ci si vuole curare bene bisogna far ricorso solo a strutture private o pagare ticket salati. Condividi