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PERUGIA – Con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione dei consiglieri Enrico Melasecche (Udc) e Aldo Tracchegiani (La Destra) – (assenti i consiglieri del Pdl a seguito della protesta in atto per il rinvio della discussione delle proposte di legge sulla Sicurezza) - la III Commisione consiliare presieduta da Enzo Ronca (PD) ha approvato il Piano triennale per l’edilizia residenziale pubblica 2008/2010 che prevede l’attivazione di 73milioni 840mila euro nel triennio. La Commissione ha chiesto l’iscrizione dell’atto nella prossima seduta del Consiglio regionale. “Nel Piano sono stati introdotti elementi innovativi e sperimentali, abbiamo ipotizzato soluzioni di maggiore efficacia per un fabbisogno abitativo in costante crescita che necessitano di maggiore collaborazione e risorse da parte del governo”. E’ quanto ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche abitative e all’edilizia pubblica, Damiano Stufara che ha illustrato, in Commissione, i contenuti del documento. Il Piano è corredato da un’analisi aggiornata del fabbisogno della società regionale in base ai processi di trasformazione sociale in atto che evidenzia un processo crescente di scomposizione dei nuclei familiari, forte presenza di popolazione anziana, studenti e stranieri e una difficoltà all’accesso alle abitazioni da parte dei settori più deboli della società regionale. Tutti elementi che rendono necessari cospicui investimenti nell’edilizia sociale”. Il Piano prevede la costruzione di strumenti atti ad aiutare le famiglie in particolari difficoltà economiche e che si trovino nell’impossibilità oggettiva di pagare il canone di affitto. Per questo si darà corso a un apposito fondo regionale gestito, in primo luogo, dagli Ater provinciali. Si tratta dell’utilizzo di finanziamenti per ridurre il costo dell’affitto, favorendo contemporaneamente l’incontro tra i proprietari privati di alloggi da concedere in locazione e i nuclei familiari in condizioni di bisogno abitativo. L’individuazione delle linee fondamentali del Piano è stata effettuata tenendo conto della condizione abitativa in Umbria, mettendo in evidenza i fabbisogni e le criticità. Vengono, pertanto, riproposti gli interventi in locazione sia a canone sociale che concordato, ai quali è stata affiancata la nuova tipologia consistente nel Fondo regionale per l’affitto. Da evidenziare gli interventi che il Piano prevede in ordine alla realizzazione di strutture in locazione permanente, dedicate a soddisfare le esigenze abitative degli anziani e degli studenti universitari. La programmazione del Piano si svilupperà con interventi rivolti a: locazione a canone sociale e fondo regionale per l’affitto; locazione a canone concordato; interventi sperimentali; interventi di edilizia residenziale ricompresi all’interno dei centri storici; interventi all’interno dei Puc e dei contratti di quartiere. Condividi