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PERUGIA – Si è svolta questa mattina a Palazzo Cesaroni l'audizione convocata dalla Commissione affari istituzionali, presieduta da Oliviero Dottorini, sul Piano attuativo annuale 2008 del Programma di politica patrimoniale 2007/2009 predisposto dalla Giunta. Il presidente della società regionale Risorse per lo sviluppo (Res), Saverio Ripa di Meana e l'architetto Umberto Piccioni, hanno illustrato, per quanto di competenza della Res, le azioni attuate e i progetti in via di realizzazione da parte della società che si occupa della valorizzazione del patrimonio immobiliare della Regione Umbria. Sono state previste procedure semplificate per i beni e gli immobili di valore inferiore ai 50 mila euro (nel caso di acquirenti privati) e di 100 mila euro (per gli acquirenti pubblici): si potrà quindi procedere con la trattativa privata anziché bandire un'asta, risparmiando risorse e riducendo i tempi. Le aziende agrarie distribuite sul territorio regionale verranno vendute, preferibilmente a coloro che le hanno in concessione: questa strategia sembra però ostacolata dalla difficile situazione economica del comparto agricolo, dall'elevato costo di alcune tenute (in media intorno ai 700 mila euro), dal peso del debito che i concessionari dovrebbero contrarre per l'acquisto a fronte di un canone di locazione oggi pagato piuttosto basso e, infine, dalla loro età generalmente avanzata. É prevista, a breve, una prima asta pubblica per l'alienazione di 15 strutture immobiliari riunite in un solo lotto nel comune di Pietralunga: l'avviso, con una base di 1 milione e 300 mila euro, verrà pubblicato anche su alcuni giornali europei. Tutti i beni della Regione, dopo il decreto Urbani del 2004 che ha modificato le procedure per l'accertamento dell'interesse storico culturale degli edifici, sono stati catalogati di nuovo e i primi per i quali è arrivato il nulla osta dal ministero sono proprio quelli che verranno messi all'asta. Per quanto riguarda le proprietà della Ferrovia centrale umbra (Fcu), dall'agosto 2007 i suoi beni sono passati alla Regione: il patrimonio è stato dunque inventariato e schedato ed è stato stilato un piano di valorizzazione per i circa 80 caselli ferroviari che possono essere venduti. Alcune strutture, indispensabili alla Fcu, sono state separate dalle proprietà non necessarie al funzionamento della rete ferroviaria: attraverso un confronto con i sindaci dei comuni sui cui territori ricadono le strutture, è stato valutato l'interesse delle Amministrazioni alla loro acquisizione. Il Comune di Umbertide, ad esempio, ha manifestato interesse per l'ex dormitorio mentre quello di Montecastrilli intenderebbe utilizzare i vasti spazi di una ex cabina elettrica per garantire degli spazi ai propri servizi. Al termine dell'audizione l'atto è stato licenziato dalla Commissione e inviato all'Aula per il proseguimento dell'iter. Condividi