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di Daniele Cibruscola PERUGIA – Sono due le vie da percorrere per migliorare le condizioni (lavorative e di vita) dei lavoratori e delle lavoratrici: uno è il conflitto sociale, l’altro, egualmente importante, è il confronto istituzionale e il lavoro di “mediazione”; questo, in sintesi, il pensiero di Mario Bravi - Segretario Generale della CGIL Provincia di Perugia – dopo le dichiarazioni di “Sinistra Critica”, il progetto politico che raccoglie i dissidenti dei vari partiti che hanno aderito a La Sinistra L’arcobaleno. “Perché le condizioni dei lavoratori – ha infatti dichiarato – si modificano realizzando iniziative di conflitto ma anche contrattando nei posti di lavoro”. Il segretario provinciale della Cgil, ricordando manifestazioni come quella per il rinnovo del contratto del pubblico impiego (la controparte era l’attuale governo Prodi, e all’evento aderirono anche forze della maggioranza come il Prc), ha proseguito: “Il conflitto? Noi lo stiamo facendo giorno per giorno, però cercando di fare dove possibile anche accordi che migliorino le condizioni vere delle persone”. E a sostegno della tesi del duplice impegno (conflitto sociale e lavoro”interno”) Bravi ha anche fatto esempi concreti, come l’iniziativa dello scorso 25 novembre a Campello sul Clitunno (per la sicurezza sui luoghi di lavoro), o come il lavoro congiunto con le Istituzioni contro la soppressione degli euro star sui binari ferroviari. “Evidentemente – ha poi concluso – Sinistra Critica ha deciso di alzare la bandiera ideologica. Il conflitto c’è, ma va operato nella realtà e non estraniandosi dal rapporto diretto con le persone”. Condividi