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PERUGIA - Sono state definite dagli investigatori ''professionisti delle rapine'', specializzati in colpi alle banche, ai supermercati ed in assalti a furgoni portavalori in tutta Italia le 15 persone arrestate stamani in una operazione in varie regioni coordinata dai carabinieri del Comando provinciale di Perugia. E' invece sfuggito ancora una volta alla cattura Raffaele Arzu, di Lanusei, di 29 anni, ricercato da sette, inserito dal Viminale nella lista dei 30 latitanti piu' pericolosi d' Italia e definito negli ambienti investigativi la ''primula rossa'' degli assalti ai furgoni portavalori. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal gip del tribunale di Perugia, Marina De Robertis, su richiesta del pm Gabriele Paci. Gli arresti sono stati compiuti in Umbria (3), Sardegna (5), Lombardia (2), Emilia Romagna (1), Lazio (3) e Liguria (1) dai militari di Perugia, Nuoro, Sassari, Oristano, Roma, Genova, Pavia e Modena, con la collaborazione dei carabinieri delle ''squadriglie di Nuoro'', dei ''Cacciatori di Sardegna'' e delle unita' cinofile di Bastia Umbra. Resta invece ancora latitante - come detto - Arzu, ricercato in particolare per l' assalto ad un furgone portavalori ad Arezzo, per una rapina a Macerata e per il tentativo di rapina con sparatoria durante l' assalto ad un altro furgone portavalori a Perugia. Il suo nome era stato fatto anche per la rapina da tre milioni di euro compiuta il 30 giugno scorso sulla A/14, nei pressi di Imola da una decina di uomini armati e mascherati. I particolari dell'operazione, alla quale hanno partecipato un centinaio di militari, coadiuvati da unita' cinofile ed elicotteri, sono stati resi noti oggi nel corso di una conferenza stampa alla presenza del procuratore della repubblica, Nicola Miriano, del pm Gabriele Paci, del comandante dei Carabinieri della Provincia di Perugia, Carlo Corbinelli, e del comandante del reparto operativo del capoluogo umbro, Emiliano Sepiacci. Le indagini, che hanno portato alla luce una presunta associazione per delinquere composta per lo piu' da soggetti di origine sarda con rapporti tra di loro definiti di ''natura familiare e familistici'', erano state avviate il 21 aprile del 2007, dopo l'assalto ad un furgone portavalori della ''Vigilanza umbra'', avvenuto da parte di uomini armati nel piazzale di un supermercato della frazione perugina di San Marco. Tre le guardie giurate che dovevano prelevare i contanti della cassa continua. Il conducente era rimasto a bordo, mentre le altre due guardie erano scese per compiere l' operazione. Dal buio erano spuntate due persone mascherate, una delle quali armata di fucile. C'era stata anche una sparatoria. Condividi