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La reginetta di Hell’s Kitchen, New York, si presenta al pubblico dell’Arena Santa Giuliana così com’è, “As I am”, titolo del suo ultimo album in studio. Il terzo, che in generale è forse ancora più complicato del secondo. Lì in bilico tra consacrazione e delusione. Con la netta sensazione che si tratti più di delusione che di consacrazione. Dare un degno erede a mezzo capolavoro che fu “The diary of Alicia Keys” non era certo cosa semplice, ma qualcosina in più dalla reginetta del soul, e dal suo concerto di ieri sera, era lecito attendersi. La relativamente breve durata dello show (una sessantina di minuti) c’entra poco, la qualità non si misura al chilo. Intendiamoci, la voce di Alicia rimane sempre potente, emozionale e lineare. La ricerca insistita dei registri alti però, alla fine risulta ridondante. Quando invece si butta sulle ballad piano-voce e sui registri medio bassi come in “Superwoman” non esalta. Un pezzo ben scritto, ben confezionato, ma assolutamente nulla di trascendentale. Peccato, le lyrics avrebbero meritato un abito migliore. Alcuni brani come “No one” invece scivolano in una banalità imbarazzante: un esempio di totale mancanza di originalità. Un po’ meglio va con “Teenage love affair”. A convincere di più, non a caso, sono i brani di “The diary of Alicia Keys” come “You don’t know my name”, dove la vena soul finalmente riemerge dopo troppo pop che aveva poco da dire. Con Alicia sul palco c’era una band imponente formata da due fiati, un chitarrista, un bassista, un percussionista, tastiere, un batterista più tre coristi. L’impressione generale che si ricava dall’ascolto è quella di una band a rimorchio, che confeziona un prodotto standard senza piazzare un colpo d’ala, una trovata geniale. E’ uno show che scivola via senza acuti. Stasera tocca invece ai Rem di Michael Stipe, attesissimi. Alle 16.30 di oggi pomeriggio già duecento persone assediavano i cancelli dell’Arena, poi aperti al pubblico un’ora più tardi. A quanto pare, dovrebbero essere 26 i brani in scaletta. Cala così il sipario su questa edizione numero 35 di uno dei festival jazz più importanti al mondo, che necessita però di una revisione. L’offerta rimane sempre di altissimo livello (pochi, o forse nessun festival riesce a disegnare un cartellone così ricco), ma i tempi bui che le famiglie vivono si sono fatti sentire. L’Arena è forse uno scenario troppo vasto e costoso, che si potrebbe aprire solo alcune serate e non necessariamente tutte. Troppe le serate dove i numeri del pubblico non erano da Arena. Anni fa ad esempio il solo pronunciare il nome di Pat Metheny richiamava orde osannanti di fans: quest’anno qualche buco di troppo, in platea e in gradinata, c’erano. La colpa non è certo dell’organizzazione: il carovita che sta stritolando il potere d’acquisto delle famiglie italiane si fa sentire eccome. In mattinata sono stati diffusi dall’organizzazione i numeri del festival. Di seguito riportiamo il comunicato stampa. "Umbria Jazz 08; un’edizione riuscita nonostante il periodo di crisi che sta attraversando il paese. Superato 1 milione di Euro di incasso per circa 50.000 paganti, il primo week-end ha visto un entusiasmante avvio della manifestazione con un pubblico foltissimo per le serate all’Arena Santa Giuliana (in particolare il tutto esaurito Bollani-Veloso) e per il finale con i concerti sold out di Alicia Keys e R.E.M.. Numerosi i concerti che hanno riempito al massimo della capienza i Teatri Morlacchi e Pavone. Ottimi risultati hanno ottenuto gli artisti italiani a conferma del grande momento di popolarità che sta vivendo il jazz nostrano, richiamando un pubblico entusiasta anche in orari non facili. Circa 160 tra giornalisti e fotografi accreditati, con presenze anche da Stati Uniti, Giappone, Serbia, Gran Bretagna,Francia, Estonia, Finlandia e Turchia. Grande successo del nuovo sito www.umbriajazz.com prodotto da Città in Internet, che ha totalizzato in media 15.000 pagine viste al giorno, con picchi di oltre 20.000 per un totale di oltre 100.000 visite durante il festival. I contenuti più visitati sono quelli multimediali, foto e video. Sono stati pubblicati nei giorni del Festival oltre 100 video, per un totale di più di 5 ore di filmati e più di 1.000 foto. Il tempo di permanenza media sul sito è altissimo, quasi 3 minuti a visita. In più a 10 giorni dalla pubblicazione il canale di Umbriajazz su Youtube è costantemente tra i primi 10 canali musicali e tra primi 35 in assoluto più visti e i video sono stati visualizzati più di 50.000 volte. Arrivederci a Umbria Jazz Winter #16 a Orvieto dal 30 dicembre 2008 al 4 gennaio 2009 per festeggiare i 50 anni della Bossanova con Joao Gilberto al Teatro Mancinelli il 2,3 e 4 gennaio e a Umbria Jazz 09 a Perugia dall’10 al 19 luglio 2009". Condividi