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Come prendere i due classici piccioni con una fava: l’idea è del capogruppo del Prc-Se al Comune di Narni, Alfonso Morelli, che ha presentato una mozione per impegnare Giunta e Sindaco a risolvere l’annosa questione del rumore provocato dal traffico veicolare che angustia particolarmente gli abitanti di San Liberato, località attraversata dal trafficatissimo raccordo Orte-Terni, ed al tempo stesso ricavarne un utile per il Comune stesso. Un’idea geniale che oltre tutto viene proprio in questi giorni presa in attenta considerazione anche da altre istituzioni locali, vedasi la Provincia di Trento che ha appena dato il via libera ad un progetto esecutivo che interesserà la corsia sud dell'Autobrennero, tra Marano e Brancolino di Isera. Si tratta di installare delle barriere antirumore, di quelle di ultima generazione è particolarmente efficaci. Fin qui nulla di nuovo, si dirà, che di barriere del genere è pieno il mondo, Italia compresa: ma non del tipo suggerito da Morelli che sono integrate con pannelli fotovoltaici in grado di produrre energia pulita. I due piccioni con due fave stanno proprio qui: con un’unica spesa, oltre a risolvere l’inquinamento acustico di San Liberato, riguardo al quale gli esasperati abitanti hanno raccolto fior di firme, si potrebbe ricavare almeno parte dell’energia che il Comune impiega per le sue attività. E poi, se la cosa funzionasse, questa esperienza potrebbe essere estesa ad altre località ove ugualmente si pone il problema di abbattere l’inquinamento acustico dovuto al traffico veicolare. In sostanza, con il conto energia che finanzia gli impianti fotovoltaici, il Comune di Narni può garantirsi un quanto mai utile introito monetario derivante dalla produzione elettrica dei pannelli (oltretutto con il massimo della tariffa incentivante) ed al tempo stesso migliorare la qualità della vita dei suoi amministrati. Cosa non da poco quest’ultima, considerato che l'Eurispes stimava già nel 2004 un costo diretto e indiretto complessivo dei danni da inquinamento acustico a livello nazionale che si aggirava intorno all'1,5% del Pil, pari a circa 20 miliardi di euro e che erano ben 7 milioni gli italiani che soffrivano di disturbi uditivi, mentre 7 italiani su 10 erano esposti a livelli di rumore superiori alle norme vigenti. Inoltre, secondo un’altra ricerca, dell’Organizzazione EuroAcustici e della Facoltà di Architettura dell'Università Roma Tre, la causa principale di inquinamento acustico del territorio è dovuto proprio al traffico stradale ed autostradale (ben il 53% del totale). Infine, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per la quale questo fenomeno determina notevoli problemi di salute di natura neurovegetativa e psichica: danni all'udito, danni all'apparato cardio-circolatorio, danni al sistema nervoso, stati di depressione, eccitazione, nevrosi. Come si vede Morelli non è un improvvisatore e dimostra di aver ben meditato la questione. Si deve proprio a ciò se con la sua mozione offre al Comune narnese anche un’altra preziosa indicazione: per saperne di più in merito non bisogna andare poi troppo lontano, visto che l'Università di Perugia, ed in particolare il CIRIAF della Facoltà di Ingegneria, è già impegnata proprio nella messa appunto e nel perfezionamento di sistemi fotovoltaici integrati a barriere antirumore e perciò può rappresentare un perfetto punto di riferimento per avviare nel migliore dei modi questa sperimentazione. Del resto, osserva ancora Morelli, il Comune si è anche dotato di un piano di zonizzazione acustica, impegnandosi di fatto per un risanamento acustico dell'intero territorio comunale, quindi... Condividi