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PERUGIA –Il terzo seminario estivo di “Symbola” (la Fondazione per le Qualità Italiane), che si è aperto stamani al Teatro Torti di Bevagna (per proseguire domani al Museo Civico di Montefalco), sul tema “La deriva e la sfida/ Dai talenti e dai territori l’Italia del futuro”, ha avuto ieri pomeriggio un inedito “prologo” a Trevi, dove, nella magnifica Chiesa di San Francesco, i responsabili di “Symbola”, le istituzioni, le associazioni ed un folto numero di imprenditori si sono confrontati sui problemi e le prospettive della “soft economy” in Umbria. “È stato un confronto vero, serio e concreto – ha commentato Marco Caprai, imprenditore del settore vitivinicolo, socio fondatore di “Symbola” e ieri sera in veste di “chair man” del dibattito -, gli imprenditori umbri sono venuti in massa, a testimonianza dell’interesse che c’è per questo tipo di iniziative. Se l’Umbria, come dice ‘Symbola’, per le sue peculiari caratteristiche rappresenta un laboratorio ideale della ‘soft economy’, per mettere in piedi un progetto-qualità, l’appuntamento di Trevi lo ha confermato: sono stati tanti gli interventi e le domande precise poste dagli imprenditori, e si è anche cominciato a delineare veri e propri progetti operativi. A d esempio – spiega Marco Caprai – si è pensato a misure di ‘tutoraggio’, da parte di aziende consolidate, su aziende che abbiano bisogno di ‘know how’, ed anche di mettere insieme, per un utilizzo comune ed ottimale, pezzi della logistica, che sono fondamentali per lo sviluppo di un’azienda. È emersa anche la necessità – spiega Caprai – di sfruttare la funzione-cerniera dell’Umbria, collegandosi e sviluppando iniziative con le aree limitrofe (soprattutto il Sud della Toscana, le Marche, ma anche il Lazio fino all’area metropolitana romana): tutto questo – sottolinea Caprai – per mettere insieme forze, saperi, energie, nella consapevolezza che la ‘soft economy’ in sé, ma anche quella parte ‘soft’ che entra in ogni processo produttivo, è decisiva per la produttività e lo sviluppo”. “È con grande soddisfazione – ha detto il sindaco di Trevi Giuliano Nalli, in apertura dei lavori - che la nostra città ospita l’anteprima del seminario estivo di ‘Symbola’, una importante occasione – ha detto - per approfondire dei temi, sui quali la nostra città sta puntando con particolare convinzione, per marcare una identità territoriale quale elemento cardine di un modello di sviluppo basato sull’innovazione nella tradizione. Il fatto che ‘Symbola’ ci abbia scelti come sede dell’evento – ha aggiunto Nalli – rappresenta un importante riconoscimento per quanto stiamo facendo per l’ambiente, lo sviluppo economico e la promozione delle eccellenze agroalimentari”. “Eventi come questo rappresentano la voglia di investire in quello che ‘Symbola’ ci trasmette – ha detto, nel suo indirizzo di saluto, la presidente della giunta regionale dell’Umbria Maria Rita Lorenzetti -, l’impegno di coniugare le scelte istituzionali e di governo con le scelte imprenditoriali. Rispetto alla Fiera Campionaria di Milano (promossa da “Symbola” e dove l’Umbria partecipò con 40 imprese di eccellenza, N.d.R.), la giornata di oggi rappresenta un passo avanti: siamo qui per studiare concretamente quali politiche e strumenti devono porsi al servizio delle eccellenze. Si tratta di andare alla ricerca di ‘prototipi’ di futuro, incrociando politiche nazionali e regionali, in un’area vasta, in cui l’Umbria è cerniera fra geografie e sistemi produttivi. Nonostante i problemi del paese, eventi come questo – ha concluso la presidente – sono uno stimolo per i territori, le istituzioni e gli imprenditori a rimboccarsi le maniche e a credere che ‘ce la possiamo fare’”. Condividi