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ROMA - Nel 2009 sara' necessario effettuare il test anti droga e alcol per ottenere la patente o il patentino: da settembre partira' una sperimentazione in quattro citta' (Cagliari, Verona, Perugia, Foggia) e dal prossimo anno la misura sara' estesa all'intero territorio nazionale. Lo ha deciso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, in qualita' di responsabile del dipartimento antidroga. ''Con la sperimentazione - ha precisato Giovanardi - anticipiamo una normativa europea che prevede entro il 2011 l'introduzione obbligatoria di questo test fra i paesi membri''. Il test sara' obbligatorio nell'ambito della visita medica, per chi chiede il patentino per guidare un motorino (quattordicenni), per i sedicenni che vogliono prendere la patente per la moto e infine per la patente vera e propria. Se il test risultera' positivo non sara' concessa la documentazione, e se si tratta di un minorenne si avviseranno le famiglie. Le risorse per la sperimentazione - il cui avvio avverra' attraverso atto amministrativo - nelle quattro citta' individuate saranno messe a disposizione da parte del Dipartimento antidroga, e per quanto riguarda i minori, la decisione del test non incidera' sull'autonomia scolastica. ''Non e' un messaggio di repressione - ha osservato Giovanardi in un convegno dell'associazione sulla sicurezza stradale 'Basta un attimo' - ma di prevenzione. Si tratta di un contributo per risolvere il grave problema delle stragi del sabato sera, e' un'iniziativa che tutela soprattutto i giovani puntando ad evitare il dramma degli incidenti stradali. Il messaggio e': ti concediamo la patente o il patentino se non sei pericoloso per te e per gli altri. Non credo che il progetto sara' oggetto di polemiche - ha concluso il sottosegretario - visto che nella pratica stiamo semplicemente anticipando una decisione europea''. Alla notizia non sono mancati sostenitori e detrattori. Il portavoce dell'associazione 'Basta un attimo', Carmelo Lentino, si e' subito detto favorevole ''se l'iniziativa portera' ad una diminuzione degli incidenti stradali, ma - ha aggiunto - ci occorre, prima di dare un giudizio definitivo, analizzare per bene tutti i dettagli della proposta governativa''. Mauro Fabris, della fondazione ''Filippo Caracciolo'' per la sicurezza stradale dell'Aci, invece, ritiene che i test antidroga e alcol non siano ''decisivi''. ''Piu' utili - ha affermato - i corsi di guida sicura prima di rilasciare la patente. Inoltre, occorrerebbe un'unica autorita' che coordini tutto il settore della sicurezza stradale, in modo da evitare disordini e disomogeneita'''. Condividi