CArcere2.jpg
ORVIETO - Protesta del personale di polizia penitenziaria, nel carcere di Orvieto, per chiedere il trasferimento del direttore. Una trentina di agenti (l'organico e' di 60 persone, e circa la meta' e' in servizio) si trovano nella mensa del carcere in assemblea permanente. Nonostante analoghe proteste svolte in passato, che avevano portato anche ad una ispezione ministeriale e ad una interrogazione parlamentare, ''il direttore, Giuseppe Donato, riprendera' infatti domani regolare servizio'', hanno spiegato i sindacati. Alla base delle richieste degli agenti, il fatto che ''questo direttore e' qui da 25 anni'', ha detto Fabrizio Bonino del Sappe, ricordando anche alcuni episodi interni al carcere, come un sussidio di 50 euro che il direttore avrebbe concesso ad alcuni detenuti che avevano invece minacciato verbalmente gli agenti di polizia penitenziaria. Da oggi il personale di polizia penitenziaria ''ripristina'' quindi lo stato di agitazione, attraverso l'autoconsegna (in base alla quale il personale non smonta dal servizio), due mesi dopo una analoga manifestazione. In una nota congiunta, Sappe, Uil, Sialpe, Cgil e Cisl sottolineano infatti che ''dopo una ispezione ministeriale e dopo un lungo periodo di ferie del direttore, nulla e' cambiato''. ''La polizia penitenziaria di Orvieto - prosegue la nota - intende denunciare l'ennesima dimostrazione di indifferenza da parte dell'amministrazione penitenziaria regionale e nazionale, che avevano 'rassicurato' il personale promettendo immediati e incisivi provvedimenti circa il trasferimento del dottor Donato''. Condividi