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Nel comunicato - della Cgil-medici e di Fp-Cgil Perugia - si aggiunge, fra l'altro, che ''le attivita' chirurgiche, nel loro complesso, sono state ridotte con il conseguente allungamento delle liste d'attesa, comprese quelle per gravi patologie neoplastiche'' e ''migliore sorte non assiste i pazienti che nei reparti medici continuano, in gran numero, ad essere ricoverati in barella nei corridoi''. PERUGIA - Quattro sale operatorie in funzione, sulle nove completamente attrezzate, e ''per giunta non a tempo pieno'', nell'ospedale di Perugia, dove il nuovo blocco operatorio e' dotato complessivamente di 11 sale operatorie:e' quanto denuncia la Cgil in un comunicato nel quale sottolinea diversi problemi nell'Azienda ospedaliera di Perugia, ''a un anno e mezzo dall'insediamento dell'attuale direzione aziendale''. Nel comunicato - della Cgil-medici e di Fp-Cgil Perugia - si aggiunge, fra l'altro, che ''le attivita' chirurgiche, nel loro complesso, sono state ridotte con il conseguente allungamento delle liste d'attesa, comprese quelle per gravi patologie neoplastiche'' e ''migliore sorte non assiste i pazienti che nei reparti medici continuano, in gran numero, ad essere ricoverati in barella nei corridoi''. A un anno e mezzo dall'insediamento dell'attuale direzione aziendale - sottolinea la Cgil - ''non e' ancora ultimato il trasferimento di tutti i reparti dall'ospedale di Monteluce, che ormai versa in assoluto degrado e presenta gravi problemi di sicurezza; i dipartimenti - gia' nati al di fuori di logiche rispondenti al governo clinico e ai percorsi assistenziali - non sono andati, per lopiu', oltre la fase celebrativa e formale delle nomine dei direttori''. ''Non sono state ancora discusse le disfunzioni e le criticita', che nel frattempo sono diventate drammatiche in alcune strutture assistenziali; manca una complessiva analisi dei rischi sul futuro della chirurgia ospedaliera a cui comunque non si e' ancora provveduto a riassegnare funzioni e strumentazione per l'attivita' di endoscopia digestiva, pur sussistendo in Azienda professionisti specializzati in materia''. ''Si auspica pertanto - conclude il comunicato - che la direzione aziendale si ponga in ascolto della voce dei dipendenti e che si riprendano fattive e tempestive relazioni sindacali per evitare scelte unilaterali che determinino ulteriori penalizzazioni e sacrifici a danno del personale, (gia' gravato da pesanti carichi di lavoro e turni insopportabili), e per affermare viceversa una rigorosa gestione delle risorse a partire, ad esempio, dalla revisione completa delle consulenze esterne''. Condividi