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MASSA MARTANA - Con la visita agli scavi da parte delle autorità cittadine, guidata dal direttore dello scavo dott. Paolo Bruschetti della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria e dal prof. John Muccigrosso della Drew University, è terminata la prima fase di un ambizioso progetto di ricerca internazionale: l'individuazione e la riscoperta del celebre Vicus Martis Tudertium. L'iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'umbria, Intrageo - Impresa Archeologica di Todi, Drew University di Medison, NY, comune di Massa Martana. Fondamentale è stato l'impegno dei 10 studenti americani e dei 5 archeologi italiani che hanno sfidato l'afa di queste settimane pur di collaborare ai ritrovamenti. Nel corso degli scavi, circa 250 mq di superficie, sono emerse una serie di strutture di epoca romana, riferibili in particolare all'età imperiale e tardo antica: si tratta di fondazioni, parti degli elevati e dei piani di funzione. Le strutture sono state rintracciate a circa 1 metro di profondità e scavate fino a metri 2,70 al di sotto del piano di campagna odierno. Di particolare importanza il ritrovamento di una struttura muraria che presenta una lunghezza di 18 metri e un elevato di 2 metri. I reperti archeologici finora recuperati, frammenti di terrecotte, vetro, ceramica a vernice nera, ceramica sigillata, oggetti metallici e monete, ci portano ad un periodo di frequentazione che va dal I secolo avanti Cristo, al IV secolo dopo Cristo. Oltre a quanto ritrovato con gli scavi, una ulteriore ed estesa area urbana è stata individuata grazie alle innovative prospezioni geomagnetiche, realizzate con un accordo tra Soprintendenza Archeologica, Drew University e il Centro di Eccellenza del Dipartimento Uomo e Territorio dell'Università di Perugia. Ci sarebbe ora la proposta, se si vuole essere ottimisti, di trasformare gli scavi del Vicus, già dal prossimo anno, il in un luogo di fruizione turistica attraverso la creazione di un circuito archeologico che interesserebbe anche i maggiori siti esistenti nei comuni limitrofi. Condividi