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SPOLETO - Con il tradizionale 'Concerto in piazza' davanti ''al meraviglioso Duomo'', del quale sara' protagonista la London Symphony Orchestra diretta da Daniel Harding (musiche di Strauss, Strawinsky e Brahms), domani cala il sipario sul 51mo festival dei due mondi di Spoleto, il primo dopo l'era di Giancarlo Menotti e di suo figlio Francis; o piuttosto ''il primo festival dopo 50 anni di glorie antiche e recenti traversie'' come dice diplomaticamente Giorgio Ferrara, che ne e' il presidente e il direttore artistico. In pochi mesi ha dovuto rilanciare una manifestazione nata e cresciuta grazie al carisma internazionale di Giancarlo Menotti, ma ingabbiata poi in mille contrasti con il figlio Francis Menotti. ''E' stata una corsa pazzesca per ridisegnare il festival'' spiega Ferrara nominato a novembre dal ministro Francesco Rutelli e confermato dal successore ministro Sandro Biondi, che ieri sera ha rinnovato stima e promesse di sostegno, definendolo ''festival di interesse nazionale''. Il bilancio della manifestazione si sta per chiudere, cominciando dai dati: 37 spettacoli e concerti in 17 giorni; circa ventimila biglietti venduti (due o tre volte il pubblico degli ultimi anni) un rinnovato interesse della stampa nazionale. Ma intanto Ferrara anticipa all'Ansa come sara' il festival dell'anno prossimo: ''Proseguiremo sulle due direttrici artistiche di quest'anno: da una parte un grande coinvolgimento dei maestri della regia europea e poi una finestra su un particolare paese straniero''. Quest'anno c'erano Luca Ronconi con le sue lezioni, Bob Wilson con 'L'opera da tre soldi', il vero successo del festival, e lo svizzero Luc Bondi con 'La second surprise de l'amour' di Marivaux. ''A Spoleto tornera' dunque Wilson per mettere in scena 'Finale di partita' con Adriana Asti - anticipa Ferrara - e verra' il russo Lev Dodin con la prima assoluta di uno spettacolo ancora da definire. La Russia del resto sara' il paese sul quale apriremo una finestra, cosi' come quest'anno abbiamo fatto con la Francia.'' Ferrara aggiunge poi che verra' ulteriormente rafforzata la interdisciplinarieta' , che e' una delle caratteristiche storiche di Spoleto. E dunque , aggiunge il direttore ''creeremo delle serate speciali di danza con Alessandra Ferri, che gia' quest'anno ha avuto molto successo con il gala' 'Men only''. Quanto alla musica molti nostalgici si sono sentiti orfani dei tradizionali 'Concerti di mezzogiorno' al teatro Caio Melisso. ''Ma io non li ho cancellati - si difende Ferrara - li ho spostati al San Niccolo' nel tardo pomeriggio acquistando nuovo pubblico.'' Condividi