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PORANO - E' stato di oltre 450 mila euro l'investimento della Provincia di Terni per il recupero del parco di Villa Paolina a Porano, che comprende un giardino all'italiana di origine tardo-barocca, esteso per dieci ettari. Sono state restaurate anche le quattro fontane in pietra, con decorazioni e stucchi. Molto accurati - e' stato detto oggi in una conferenza stampa - i lavori sulle essenze arboree, studiate e visionate preventivamente con l'utilizzo di moderne tecnologie per individuare gli interventi da eseguire per la bonifica delle piante ormai secche e non di pregio botanico, storico o paesaggistico, il recupero del restante verde con opere di ingegneria naturalistica e particolare cura alla restituzione dell'antico paesaggio verde caratteristico del parco. Villa Paolina e' oggi sede centrale dell'istituto di biologia agroambientale e forestale del Cnr che, nel corso degli anni, ha investito oltre tre milioni di euro per il recupero di gran parte di questo edificio nobiliare (cui aggiungere gli oltre 200.000 euro della Provincia per il recupero della limonaia). Oggi l'istituto, che ha sedi distaccate anche a Roma, Napoli e Padova, occupa 30 ricercatori nello studio della biodiversita' vegetale, degli scambi fra vegetazione ed atmosfera in relazione ai cambiamenti climatici e all'effetto serra, e della tracciabilita' dei prodotti alimentari. Il parco ospita anche il famoso concorso ippico di Porano, una rinomata mostra cinofila e si appresta a diventare stabilmente anche luogo per eventi musicali e spettacolari. Conosciuta nel '5-'600 come Villa dei Sette Cardinali, Villa Paolina comincia ad assumere le connotazioni di vero e proprio edificio nobiliare nel 1706 quando diventa residenza del marchese Giovan Battista Gualterio. A quest'epoca e' attribuita la tipologia del giardino settecentesco con lunghi viali che immettono nella proprieta' agricola e nei luoghi dedicati alla caccia sia all'interno che all'esterno del parco. E' pero' nell'Ottocento che la residenza assume il definitivo nome di Villa Paolina, dalla marchesa Paolina Viti Mariani che ne acquisto' la proprieta'. Sempre in quest'epoca vengono apportate salienti modifiche ai giardini fino a connotarli nelle strutture e nelle forme attuali. Condividi