libreria.jpg
PERUGIA - A pochi giorni dalla conclusione del primo corso di formazione per librai qualificati, la Scuola Librai Italiani di Orvieto riparte con una seconda iniziativa didattica. Si tratta del corso di formazione in gestione della libreria, della durata di un anno accademico, da marzo a dicembre 2008, diviso tra 300 ore di lezioni in aula e 500 ore di stage in librerie. Il corso è riservato a giovani laureati di qualsiasi facoltà. Le iscrizioni sono già aperte e il termine ultimo per la loro presentazione è fissato al 18 gennaio 2008. Obiettivo di questo corso - che è stato presentato stamani a Perugia, dall’assessore regionale alla cultura, Silvano Rometti, dal presidente dell’Associazione Librai Italiani e Scuola Librai Italiani, Rodrigo Dias, dal presidente della Fondazione Centro Studi “Città di Orvieto”, Pirkko Peltonen, dal direttore tecnico Scuola Librai Italiani, Riccardo Campino - è di formare librai qualificati anche allo scopo di ampliare il mercato italiano, favorendo l’apertura di nuove librerie, in modo particolare nelle località in cui non ve ne sono od il loro numero è insufficiente. “Si tratta di un’iniziativa importante, fortemente appoggiata dalla Regione Umbria - ha detto l’assessore Rometti – che ha notato come gli italiani siano oggi più attenti alla lettura rispetto al passato, come gli acquisti natalizi dimostrano”. Per l’assessore è comunque indispensabile “che le librerie siano gestite e organizzate secondo precisi criteri e con grande professionalità. Solo così si potrà mantenere alto il livello di quest’attività in attesa di una legge nazionale per la distribuzione dei libri”. Il primo ciclo di lezioni della Scuola si è concluso l’8 dicembre scorso, con una cerimonia pubblica che si è svolta a Roma alla presenza di Danielle Mazzonis, sottosegretario al ministero dei Beni e delle Attività Culturali, come ha riferito il presidente della Scuola, Rodrigo Dias, che ha giudicato più che positivi i risultati raggiunti ed assicurato che la totalità dei partecipanti sarà occupata nel settore, o mediante l’apertura di nuove librerie, o attraverso l’inserimento professionale nei punti vendita già esistenti. “I nostri corsi – ha poi aggiunto – sono riservati a giovani laureati perchè in questo settore è indispensabile possedere una cultura di base”. Per la parte didattica la Scuola può contare sul supporto di un pool di atenei costituito dal Dipartimento di economia e Direzione aziendale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia al quale è affidata la direzione scientifica, dall’Università di Perugia e da La Sapienza di Roma. Dias ha anche annunciato l’attivazione di collaborazioni con le più importanti scuole europee del settore come le “Schulen del Deutschen Buchhandels” di Francoforte e “l’Institut National de Formation de la Librarie” di Montreuil, il che permetterà di attivare scambi didattici e stage anche presso librerie straniere. “Il mondo del libro sta vivendo una fase di profonda trasformazione, visto che la grande distribuzione ha messo la libreria tradizionale di fronte a un bivio – ha evidenziato invece il direttore della Scuola di Orvieto, Riccardo Campino che ha anche ricordato come sia allo studio una legge nazionale per il settore – ed al tempo stesso i lettori domandano librerie dal volto umano,come luogo d’incontro e di relazione”. Per rispondere meglio a queste esigenze i corsi di Orvieto si articolano su quattro blocchi didattici che contemplano aspetti riguardanti l’organizzazione delle librerie da risolvere anche con progetti redatti dagli stessi allievi. Infine, per l’assessore alla cultura del Comune di Orvieto e presidente del Centro Studi della Città, Pirkko Peltonen, la Scuola Librai costituisce un chiaro esempio di alta formazione nel quale confluiscono cultura e occasioni di lavoro per le giovani generazioni. Condividi