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TODI - Sepolture di epoca medievale sono state rimesse in luce durante i lavori di restauro del duomo di Todi, condotti dalla Soprintendenza per i beni storico-artistici dell'Umbria e seguiti da quella archeologica. Una delle pietre utilizzate per la copertura della tomba e' costituita da una lastra di calcare con decorazione a rilievo. Il motivo rappresentato - spiega la soprintendenza in un comunicato - consiste in un nastro con estremita' a ricciolo, che forma due cerchi annodati al cui interno sono comprese due croci greche. Dagli scavi provengono inoltre altri elementi lapidei di epoca romana e medievale, rinvenuti negli strati connessi con il riempimento sottostante la pavimentazione della chiesa. Alla profondita' di tre metri circa, sotto il portale del duomo, e' riemersa una struttura muraria in grandi blocchi di travertino posti in opera a secco, con zeppature in blocchetti irregolari piu' piccoli. Tale tecnica muraria e' utilizzata ampiamente nell'Umbria antica in eta' repubblicana. Si tratta probabilmente dei resti di un'importante edificio pubblico. A questa stessa epoca riportano anche alcuni frammenti di tegole di gronda policrome con decorazioni geometriche. La zona degli scavi e' situata a ridosso dell'area del foro e dell'acropoli della citta' antica e costituisce un punto nodale della topografia di Todi preromana e romana. Nell'area attualmente occupata dalla cattedrale e' stata infatti ipotizzata la presenza di uno degli edifici pubblici della citta', il capitolium, prospetticamente posto di fronte alla basilica o alla curia sul lato opposto della piazza dove ora sorge il palazzo dei Priori. Condividi